Paola Egonu si racconta: la pallavolista rifiuta l'etichetta di omosessuale e non si tira indietro dalla corsa per diventare portabandiera alle Olimpiadi.
PAOLA EGONU: “NON SONO LESBICA”
A proposito di bacio, qualche tempo fa fece molto parlare quelloimmortalato dai fotografi con la collega Kasia Skorupa. Al riguardo, Paola Egonu rifiuta di essere etichettata come “omosessuale” e rivendica la propria libertà: “Esatto, non lo sono. Ho ammesso di amare una donna (e lo ridirei, non mi sono mai pentita) e tutti a dire: ecco, la Egonu è lesbica. No, non funziona così. Mi ero innamorata di una collega ma non significa che non potrei innamorami di un ragazzo, o di un’altra donna. Non ho niente da nascondere però di base sono fatti miei. Quello che deve interessare è se gioco bene a volley, non con chi dormo“. Alla domanda se oggi abbia un amore o meno, la pallavolista risponde: “No, non c’ è. Io sono una pazza che si innamora a prima vista, bang, in due secondi. Non sto lì a pensarci, parto come un treno. Poi prendo anche i miei bei due di picche, batoste micidiali, però almeno me la vivo al cento per cento, senza rimorsi. Devo dire che l’ idea del grande amore non mi fa impazzire: mi interessa ciò di cui ho bisogno in una certa fase della mia vita, non deve per forza essere per sempre. Però sono incoerente perché credo che il matrimonio sia un’ istituzione fantastica. Boh, forse ho le idee un po’ confuse…“. Poi, sull’ipotesi di fare da portabandiera dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Tokyo, Egonu non si tira indietro: “Sarebbe fantastico, un onore pazzesco. Wow, poi potrei morire anche subito! Mi piacerebbe prendermi sulle spalle questa responsabilità, davvero: io, di colore, italiana e la bandiera. L’ignoranza e certe cose del passato hanno bisogno di un taglio netto. Sono pronta. Facciamola, bum, questa rivoluzione!“.
