Fabio Ciciliano del Comitato tecnico scientifico al Corriere: "Il green pass unico modo per evitare nuove chiusure"
La campagna vaccinale procede spedita, ma non siamo ancora dalle parti dell’immunità di gregge. La conferma arriva da Fabio Ciciliano, membro del Comitato scientifici, ai microfoni del Corriere della Sera: «Parlare di immunità di gregge con l’80 per cento di vaccinati, non è più possibile. Un uso il più esteso possibile del green pass che faccia crescere il numero dei vaccinati, è quindi l’unico modo per mantenere questo stato di cose: vivere normalmente, senza le restrizioni del passato».
Tema spinoso è l’obbligo vaccinale e Fabio Ciciliano non ha nascosto che da un punto di vista epidemiologico garantirebbe il risultato, ma solo in teoria. L’esperto ha spiegato: «Invece bisogna essere pragmatici. Il vaccino contro il Covid, purtroppo, è diventato argomento di contrapposizioni ideologiche che nulla hanno a che fare con l’evidenza scientifica. Con una legge che introduce l’obbligo, si rischia una divisione tra favorevoli e contrari che paralizzerebbe tutto».
FABIO CICILIANO: “GREEN PASS PER EVITARE NUOVE CHIUSURE”
Nel corso dell’intervista al Corriere, Fabio Ciciliano si è detto a fare dell’estensione dell’obbligo del green pass, ricordando che l’alternativa al certificato verde sono nuove chiusure e limitazioni: «Sinceramente, se esibire il certificato verde per entrare in ufficio può essere vissuto come una costrizione, osservare il coprifuoco lo è almeno altrettanto».
I no vax continuano a ostacolare vaccini e green pass, ma è stata anche registrata una resistenza a vaccinare la fascia dai 12 ai 15 anni. Una resistenza ingiustificata secondo Fabio Ciciliano: «Il vaccino per i più giovani è approvato dalle agenzie regolatorie e quindi è utilizzabile con fiducia. Ci sono Paesi che non lo incentivano, come la Germania, per una diversa strategia che considera anche differenti abitudini sociali: lì i nonni, per esempio, convivono meno con i ragazzi. Non certo perché non sia sicuro vaccinare i 12-15enni».
