Ruby ter, le dichiarazioni spontanee di Luca Risso, ex di Karima, che in aula ha negato di aver ricevuto soldi dalla donna o da Berlusconi
Nell’ambito del processo su Ruby Ter, Luca Risso, ex compagno di Karima El Mahroug, al secolo “Ruby rubacuori”, imputato per corruzione, ha deciso di fare delle dichiarazioni spontanee, come riporta il Corriere della Sera: “Non ho mai ricevuto soldi da Berlusconi o da Ruby che ho mantenuto io durante la nostra relazione”. Secondo la Procura, tuttavia, l’uomo avrebbe aiutato la compagna a investire in Messico buona parte del denaro ricevuto da Berlusconi in cambio del suo silenzio rispetto alle famose serate ad Arcore.
Tuttavia, secondo Risso il suo trasferimento in Messico nel 2013 fu dovuto ad un motivo ben preciso: “ho avuto un danno di immagine, la mia immagine era distrutta” dopo l’esplosione dello scandalo Rubygate. Un trasferimento che a suo dire sarebbe avvenuto “con i soldi guadagnati in 25 anni di attività nei locali della mia città e nella Riviera ligure”. Risso ha spiegato che fino a quel momento aveva lavorato con la sua immagine ma il processo avrebbe contribuito a distruggerla. Dopo essersi trasferito all’estero, Risso si è rifatto una vita: oggi ha una nuova compagna e due figli piccoli di 2 e 5 anni.
Ruby ter, con Risso conclusa fase istruttoria del processo
L’ex compagno di Karima, Luca Risso, in passato prese in gestione per sei mesi anche la discoteca Albikokka di Genova, dove si era esibita anche Ruby, ma alla fine del 2012 decise di cedere le quote “a Francesco Belsito , l’ex tesoriere della Lega, per 70 mila euro e alla mamma di lui”. Successivamente avvenne il trasferimento in Messico nell’ottobre del 2013.
Oggi Risso è proprietario di due ristoranti e di un pastificio a Playa del Carmen ed è socio di altri due ristoranti ma nel corso delle sue dichiarazioni spontanee nell’ambito del processo Ruby ter ha ammesso di aver vissuto anche delle difficoltà sul piano economico al punto da meditare anche un possibile ritorno in Italia. L’ingresso in società di Matteo Bosio, titolare di un pastificio a Genova, Risso è riuscito ad inaugurare ristorante e pastificio e da quel momento è iniziata la ripresa. Le sue dichiarazioni spontanee hanno contribuito alla chiusura della fase istruttoria del processo in attesa del prossimo 18 maggio quando ci sarà la requisitoria del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio. Al termine dell’udienza di oggi è intervenuto il legale di Silvio Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, il quale ha dichiarato, come riferisce il Corriere della Sera: “È un processo con delle contestazioni articolate e delicate, ma noi riteniamo che ci siano tutti gli elementi per uscire da questo processo con una sentenza come quella di Siena, ossia un’assoluzione con la formula più ampia possibile. Punto e basta”.
