Pensione anticipata, chi potrà richiedere di andare in pensione con 35 anni di contributi nel 2023? Ecco cosa dice la normativa
Tutti i lavoratori che svolgono i lavori cosiddetti usuranti, vale a dire quelli caratterizzati da un grado di fatica fisica certamente superiore alla norma, hanno la possibilità di presentare la domanda di riconoscimento, per poter accedere alla pensione anticipata entro il 1 maggio 2023.
Pensione anticipata: in cosa consiste, le due quote
La pensione anticipataè un beneficio che interessa principalmente ai dipendenti, i lavoratori autonomi che raggiungono i requisiti stabiliti e sono impegnati in mansioni particolarmente usuranti. Vediamo chi è che può richiedere questa particolare agevolazione. Scade oggi la possibilità di richiedere la pensione agevolata: la richiesta va presentata online, compilando il modulo AP45 e presentando tutta la documentazione necessaria.
I soggetti che possono richiedere questa particolare agevolazione previdenziale sono coloro che svolgono mansioni usuranti in qualità di dipendenti di aziende private con quota 97,6 cioè 61 anni e 7 mesi di età più 35 anni di contributi. I lavoratori autonomi che abbiano raggiunto 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, vale a dire la quota 98,6.
Pensione anticipata: quali lavoratori possono richiederla
La normativa alla base della richiesta della pensione anticipata il modulo AP45 che va trasmesso per via telematica, mentre il riferimento normativo va rintracciato nei commi da 206 a 208 della legge 232/2016.
Verranno calcolati ai fini dell’agevolazione anche i periodi di contribuzione figurativi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori, ma saranno esclusi i cosiddetti puramente figurativi, come quelli maturati durante la mobilità.
Esiste un vero e proprio elenco di lavori usuranti che dà accesso al bonus: è possibile leggere questo elenco all’interno del sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I lavori che svolgono mansioni alla linea catena, i conducenti di veicoli di trasporto pubblico, i lavoratori notturni svolti su turni e quelli che prestano attività per i periodi di durata pari all’intero anno lavorativo, potranno certamente accedere all’agevolazione.
