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Home » Esteri » Europa » “Serve federalismo graduale in Ue”/ Manifesto rilancio Europa in 7 punti: firmano Prodi, Juncker, Amato e…

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“Serve federalismo graduale in Ue”/ Manifesto rilancio Europa in 7 punti: firmano Prodi, Juncker, Amato e…

Niccolò Magnani
Pubblicato 5 Ottobre 2023
Prodi e Amato nel 2015

Romano Prodi e Giuliano Amato nel 2015 (LaPresse)

Il Manifesto per il rilancio dell'Ue in 7 punti: il documento firmato da Prodi, Amato, Monti, Juncker, Moscovici e molti altri. “Serve federalismo graduale e unione fiscale in Europa”

IL MANIFESTO PER L’EUROPA DEL RILANCIO: COSA DICE E CHI LA FIRMATO

Nei giorni del Consiglio Europeo a Granada è stato presentato il Manifesto per il rilancio dell’Unione Europea, realizzato e firmato da 32 ex politici e funzionari legati alla storia dell’Europa: dal titolo “Manifesto per l’Unione Europea al tempo della nuova guerra fredda”, personaggi come Romano Prodi, Mario Monti, Jean Claude Juncker o Herman van Rompuy mettono nero su bianco 7 macro-punti su cui far leva per provare a realizzare quella che poche settimane fa il Presidente francese Emmanuel Macron ha definito una «Ue a più velocità», una sorta di federalismo graduale europeo.


POST-IT/ Cottarelli, l’astensionismo e l’eterno ritorno di una diagnosi sbagliata


Se per anni il “gotha” di Bruxelles ha respinto qualsiasi discorso o possibilità di ammettere un’Europa a più velocità per provare ad andare incontro alle diverse sensibilità e realtà economiche dei 27 Paesi membri, ora che le nuove sfide contemporanee – dal Covid all’energia fino a migranti e guerra internazionale – hanno fatto cambiare diametralmente idea ai funzionari che si sono alternati ai vertici Ue negli ultimi decenni. E così tra i firmatari troviamo ex Premier italiani come Prodi, Amato o Monti, l’ex Presidente della Bce Jean-Claude Juncker, l’ex Governatore della Banca del Portogallo, Vitor Constancio: in aggiunta anche l’ex eurocommissario Pierre Moscovici, diversi economisti come Marcello Messori, Marco Buti, Guido Tabellini, Andrè Sapir e molti altri ancora. In vista delle prossime Elezioni Europee, l’appello delle personalità europee è quella di realizzare una nuova Europa del futuro che possa procedere verso un «graduale federalismo», senza per questo rinunciare ad elementi chiave come si dovrebbe perseguire da subito, «unione fiscale» e «ritorno al multilateralismo».


DOPO IL CASO GAROFANI/ Ruffini, lo “schema” centrista con troppi nemici a sinistra


ECCO I 7 PUNTI PER IL RILANCIO UE: FEDERALISMO UE E UNIONE FISCALE

«È giunto il momento di riconoscere che il nazionalismo è contrario all’interesse nazionale, che la sovranità nazionale degli Stati membri è inefficace a meno che non venga ridefinita in termini di sovranità europea, e che l’offerta di beni pubblici europei è cruciale per soddisfare le domande nazionali di sviluppo economico, sicurezza sociale e politica»: così scrivono i 32 firmatari dal Manifesto sul rilancio dell’Europa.

Secondo l’idea di una “nuova” Ue del futuro, vicina a quanto già ipotizzato da Macron con il discorso sull’Europa a “più velocità”, i firmatari scrivono nero su bianco nel Manifesto (anticipato dal portale Euractiv.it, ndr) quanto serva oggi più che mai un «federalismo graduale e pragmatico». I cambiamenti tecnologici e la crisi dell’energia costringerà a ripensare anche le industrie europee, «mobilitazione di risorse pubbliche e private che nessuno Stato membro può fare da solo». Questo secondo il Manifesto sarebbe un passo decisivo verso la costruzione di mercati finanziari europei «integrati e profondi, basati sull’emissione di un asset sicuro europeo e sulla definizione di un vero e proprio sistema di gestione delle crisi». In termini di unione fiscale, il Manifesto rileva la necessità di un approccio europeo nuovo e più solido: «senza l’unione fiscale, l’UE non riuscirà a perseguire le sue agende verde e digitale e continuerà a essere in balia di eventi esterni, rimanendo così vulnerabile a livello nazionale e sulla scena globale». In particolare, nei confronti dei grandi rivali economici come Cina e Usa, la proposta è quella di creare in Europa la leadership «in tecnologie specifiche che sono vitali per le principali catene di approvvigionamento e per l’economia globale nel suo complesso», evitando così un “made in Europe” ma favorendo il “made with Europe”.


QUIRINALE-FDI/ Dietro il caso Garofani la lunga resa dei conti fra Colle e Palazzo Chigi


Fronte politico, il Manifesto verso un’Europa rinnovata federalista, dovrebbe cambiare anche il sistema di voto in Consiglio Ue provando a superare il problema dei veti: l’appello è per trovare «modi flessibili per evitare che il dissenso isolato diventi un veto, proteggendo allo stesso tempo il membro dissenziente dagli effetti della decisione». Dopo l’analisi compiuta e stilata, il Manifesto ospita i 7 punti concreti attraverso in quali «si può favorire il vero rilancio dell’Europa», eccoli:

1- riforma di fondo del bilancio comunitario basata sulla creazione di una capacità fiscale centrale
2- nuove regole fiscali per realizzare una convergenza economica e sociale nella Ue e soddisfare le condizioni richieste da una crescita economica di lungo periodo e da finanze pubbliche sostenibili
3- decisivi passi avanti verso la costruzione di mercati finanziari europei integrati e “spessi” che si basino sull’emissione di un’attività finanziaria europea “sicura” (safe asset) e verso la definizione di un sistema pienamente sviluppato di gestione delle crisi;
4- politica industriale che sappia favorire il passaggio a un nuovo modello produttivo della Ue
5- rinnovata politica degli aiuti che miri a rafforzare, e non a indebolire, il mercato unico
6- strategia comune per l’istruzione e la formazione nonché nuovi programmi concreti per l’inclusione dei migranti nei mercati europei del lavoro
7-politica della Ue per la sicurezza e la difesa che sia incardinata nella Nato ma che abbia un’autonomia e una visibilità sufficienti “per reggere possibili rinnovate tendenze isolazioniste da parte degli Stati Uniti a seguito delle elezioni di novembre 2024

Tags: Romano ProdiMario MontiGiuliano Amato

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