Giulia Penna ha lavorato duramente all'imitazione di questa sera: la cantante e concorrente di Tale e quale show 2024 è pronta a diventare Ornella Vanoni
Questa sera, venerdì 1 novembre, Giulia Penna imita Ornella Vanoni a Tale e quale show 2024. La cantante romana deve vestire i panni di una delle signore della musica italiana, dopo aver fatto un figurone con Alicia Keys la scorsa settimana. Molti fan sono certi che potrà fare ancora meglio nei panni della Vanoni, anche se in realtà le insidie sono molte in questa sfida così complicata. Ma a Giulia Penna, di certo, gli ostacoli non spaventano e così spera di stupire giuria e pubblico con una trasformazione che si preannuncia incredibile.
Dunque, come se la caverà Giulia questa sera? In settimana ha lavorato moltissimo per offrire una prestazione credibile e avvolgente; cedremo se l’imitazione della Vanoni sarà nelle sue corde, di certo la sorte le ha assegnato un personaggio non semplice da imitare per mimica e voce. Giulia ce la vuole mettere tutta per scalare la classifica di Tale e quale Show 2024 e togliersi la soddisfazione di vincere questa puntata. Ci riuscirà?
Da Alicia Keys a Ornella Vanoni, la nuova imitazione non spaventa Giulia Penna
La cantante e influencer romana ha dimostrato di essere una concorrente piuttosto eclettica in queste settimane di programma. Puntata dopo puntata si è calata con spirito nel personaggio settimanale, apportando un po’ del suo stile e del suo carisma. In una bella intervista rilasciata al Corriere della Sera, parlando di Tale e quale show, ha fatto intendere di essere pronta a lanciarsi senza remore né paura del giudizio altrui.
D’altronde Giulia ha le spalle larghe e lo ha dimostrata quando fu messa alla porta, ormai diversi anni fa, ad X Factor. Era il 2014, quando si presentò in studio vestiva da Wonder Woman, con una cover di Rihanna. “L’Italia non era pronta e me ne sono andata a casa”, ha ricordato lei. Oggi è tutta un’altra storia e Giulia vuole provare ad arrivare fino in fondo, più in alto possibile in classifica.
