Rosanna Banfi malattia e tumore periodo buio ma oggi finalmente è tornata a vedere la luce: "Prevenzione salva la vita"
Forse non tutti sanno che Rosanna Banfi, celebre attrice italiana e figlia del mitico Lino Banfi, ha dovuto fare i conti con un tumore in passato. Una malattia inaspettata, che ha letteralmente congelato la vita di Rosanna, tornata a sorridere grazie alle cure e alla medicina. “Mi sono accorta che sono passati 15 anni. Il fatto è che ho avuto 15 anni in più. Ho potuto vedere e fare tante cose e per questo devo ringraziare la medicina”, ha detto la figlia di Lino Banfi, parlando della sua malattia. Un dramma che ha sconvolto la vita di Rosanna e dei suoi famigliari, fino alla guarigione e il ritorno alla normalità.
Banfi è stata tra le protagoniste di una delle ultime edizioni di Ballando con le Stelle, dove si è mostrata dolce e battagliera, condividendo coi fan i momenti più difficili della malattia. “A Ballando con le stelle ho danzato su una coreografia ispirata al tumore, dedicandola a tutte le donne che stanno lottando e a chi non ce l’ha fatta”, ha ricordato in una intervista a Libero Quotidiano, a proposito della sua battaglia con un tumore al seno.
Rosanna Banfi, come sta dopo la malattia? “Prevenzione salva la vita”
La partecipazione a Ballando con le stelle ha letteralmente rivitalizzato Rosanna Banfi, che oggi è impegnata anche nella gestione del ristorante del famiglia. La malattia ha inevitabilmente segnato la sua vita, anche per questo oggi Rosanna cerca di mettere la sua esperienza al servizio di altre persone in difficoltà. “Sono testimonial dell’associazione Komen che mette la prevenzione al centro di tutto. La prevenzione ci salva la vita, non dobbiamo mai stancarci di dirlo”, le sue parole.
“Spesso le donne si trascurano per dare priorità agli impegni legati alla casa, al marito, ai figli. A loro dico di prendersi il tempo utile per stare bene. Se state bene voi, fate stare bene anche chi amate”, aggiunge giustamente Rosanna. Un consiglio utile a tutte le donne, nella speranza che la sua battaglia possa in qualche modo rivelarsi “utile” almeno per quanto riguarda la prevenzione.
