Progetto Arca crea a Milano rete di housing sociale "Casa e oltre" con altre quattro associazioni per offrire una soluzione abitativa stabile a 280 persone
PROGETTO ARCA E LA RETE PER L’HOUSING SOCIALE
Se l’unione fa la forza, allora fare rete può essere la soluzione giusta per risolvere un’emergenza dei nostri tempi, quella abitativa. Nasce da questo presupposto il piano messo a punto da Fondazione Progetto Arca, per il quale si avvale della collaborazione di Croce Rossa Milano e altre tre fondazioni, da IBVA a Casa della Carità e Comaschi, con il coinvolgimento del Comune meneghino che funge da regia.
L’emergenza abitativa è un problema serio per Milano, che rischia per questo di essere sempre meno accessibile. Non esitano soluzioni a portata di mano, ma sfide da intraprendere, tenendo conto di alcuni punti fermi. Il 60% dei cittadini ha una casa di proprietà, mentre il 17% vive in condizioni di quasi povertà. Questo lo scenario a cui bisogna dare risposte, non solo per giustizia sociale e sviluppo della città.
In tal senso, si inserisce perfettamente il sistema nuovo di housing sociale che consentirà a 280 persone per due anni di poter disporre di una casa. Il progetto si chiama “Casa e oltre” ed è sostenuto anche dalla Global Innovation Challenge di Citi Foundation, che affronta l’emergenza abitativa sostenendo le ong che si occupano di tale problema.
Una rete per fornire appartamenti e servizi integrativi messi a disposizione dalle associazioni: si uniscono così forze diverse per rispondere a un problema su fronti diversi.
VERSO UN NUOVO MODELLO DI ACCOGLIENZA
A fare da collante è il Comune di Milano, il cui compito è quello di supportare la rete monitorando accoglienze e verificando l’impatto sociale del progetto, con l’obiettivo finale di arrivare a un nuovo modello per quanto riguarda l’accoglienza.
“È un progetto che rafforza tutta la filiera dell’offerta pubblica e del privato sociale per dare una risposta all’emergenza abitativa. Dobbiamo fare squadra e rafforzare l’alleanza tra tutti i soggetti del territorio“, ha dichiarato Lamberto Bertolé, assessore milanese al Welfare e Salute, a margine della presentazione del progetto.
“CASA E OLTRE”, COME FUNZIONA IL PROGETTO
Entrando nel merito di questo progetto, si comincia con la fornitura in due anni di una casa a 280 persone fragili, italiane e straniere, che non hanno un’abitazione o sono a rischio di perderla. Le cinque associazioni metteranno a disposizione nel complesso 42 appartamenti a Milano. “Ci sono cinque organizzazioni milanesi, ognuna fornisce il suo supporto per ambiti diversi, così possiamo fare rete in un momento importante. Le persone che perdono la casa sono tantissime, quasi 10 al giorno solo a Milano, per cui è un grosso problema“, ha evidenziato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca.
L’accoglienza va da un minimo sei a un massimo di 18 mesi, poi la casa viene messa a disposizione di un’altra famiglia bisognosa. Nel frattempo, i beneficiari seguono un percorso per diventare autonomi dal punto di vista abitativo, anche grazie a servizi personalizzati. Infatti, sono coinvolti educatori, operatori e psicologi, perché il percorso in questione prevede che i soggetti fragili imparino a orientarsi tra burocrazia e servizi, nel cercare lavoro e altre soluzioni abitative.
Tra le figure chiave c’è quella dell’educatore finanziario: Progetto Arca lo ha già coinvolto in altre sue iniziative, ad esempio per insegnare a fare una spesa consapevole, a gestire il bilancio familiare e ad avere comportamenti responsabili per quanto riguarda anche il risparmio.
L’educazione finanziaria è tutt’altro che secondaria, infatti Sinigallia sottolinea come sia indispensabile per maturare quella consapevolezza e capacità necessaria per arrivare a soluzioni abitative durature e indipendenti: “Non si tratta di dare casa alle persone, ma farle uscire dall’indigenza, perché non ci resteranno per sempre, ma verranno accompagnate verso un’autonomia abitativa. Non saranno più un costo sociale, ma diventeranno cittadini attivi“. Peraltro, ritiene sia anche “un investimento con un ritorno sul welfare importante, perché portiamo all’autonomia“.
5 ASSOCIAZIONI FANNO RETE CONTRO L’EMERGENZA ABITATIVA
Global Innovation Challenge, programma della Citi Foundation, si combina perfettamente con questo progetto, “Casa e oltre“, infatti moltiplica le risorse messe a disposizione. Ma Matteo Perfetti evidenzia come la rete creata dalle associazioni sia ciò che muove concretamente tale progetto. Il Citi Country Officer per l’Italia è, inoltre, convinto del contributo che questa rete può dare per affrontare in maniera concreta questa emergenza.
Altrettanto rilevante è la partecipazione di Croce Rossa Milano, che fornisce 4 appartamenti; sono 5 gli appartamenti da Fondazione IBVA, mentre Fondazione Somaschi fornisce anche un operatore di housing sociale per aiutare la crescita personale e professionale per favorire l’inserimento sociale e lavorativo delle persone coinvolte.
Invece, 30 appartamenti sono messi a disposizione da Fondazione Progetto Arca: alcuni di proprietà, altri avuti in comodato dal Comune di Milano. Ma fornisce anche la piattaforma digitale TUTTIXTE, che era stata messa in campo già per le Unità mobili in strada e torna utile ora per gestire gli ospiti, in quanto consente di raccogliere e condividere le informazioni sugli ospiti, e sugli interventi a loro destinati. Fondazione Casa della Carità, infine, fornisce 2 appartamenti.
