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Home » Esteri » ELEZIONI GERMANIA, I FLUSSI DEI VOTI/ “AfD ha tolto 1.460mila voti a CDU e SPD, Merz 1.800mila a SPD”

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ELEZIONI GERMANIA, I FLUSSI DEI VOTI/ “AfD ha tolto 1.460mila voti a CDU e SPD, Merz 1.800mila a SPD”

Int. Francesco Cianfanelli
Pubblicato 25 Febbraio 2025
Elezioni Federali Germania, il Bundestag

Il Bundestag a Berlino (ANSA-EPA 2025)

Risultato elezioni Germania 2025: a Merz voti dei delusi SPD. Giovani, astenuti ed ex CDU per AfD, aiutata da Musk. Piccoli partiti snobbati

RISULTATO ELEZIONI GERMANIA 2025 – L’AfD, la tanto temuta destra, è balzata oltre il 20%. E forse sul risultato ha influito anche l’appoggio di Elon Musk e di altri esponenti della nuova amministrazione USA, come il vicepresidente J.D. Vance.

Ma l’endorsement del mondo trumpiano nei confronti dell’AfD potrebbe anche aver indotto il resto dell’elettorato a polarizzare i consensi su CDU (28,5%) e SPD (16,4%) per arginare l’ascesa di Alternative für Deutschland. Il partito di Alice Weidel, osserva Francesco Cianfanelli, coordinatore editoriale di YouTrend, ha attinto da una parte dall’elettorato CDU, ma ha anche convinto molti giovani (soprattutto uomini) e strappato qualche consenso nell’area dell’astensionismo.


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L’ipotesi più probabile è che ora CDU e SPD tentino di mettersi d’accordo, ma non sarà così facile. I due temi che metteranno alla prova il nuovo esecutivo sono immigrazione ed economia: non sarà semplice individuare un programma da parte di due forze che fino a ieri erano una in maggioranza e l’altra all’opposizione, anche se a ingrossare le fila della CDU alla fine potrebbe essere stato proprio qualche ex elettore socialdemocratico.


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Il governo Scholz, comunque, è stato bocciato su tutta la linea: i liberali non sono neanche entrati in parlamento.

La CDU primo partito con il 28,5%, ma anche AfD che supera quota 20%. Come vanno letti questi risultati?

Il dato principale è che c’è stato un generale spostamento a destra di grosse parti dell’elettorato. Secondo gli exit poll e le prime analisi del voto, un grande numero di elettori che avevano sostenuto l’SPD nel 2021 si è spostato sulla CDU e, contemporaneamente, elettori che avevano espresso il loro consenso per il centrodestra sono confluiti nell’AfD. Paradossalmente, la CDU di oggi ha un elettorato un po’ più progressista rispetto a quattro anni fa.


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Che tipo di elettorato ha influito di più sul voto? I giovani, per esempio, come si sono orientati?

I giovani hanno preferito gli estremi dell’arco parlamentare: gli uomini, in particolare, hanno scelto l’AfD, mentre le donne under 25 hanno votato per la Linke (8,7%), il partito di sinistra.

Quindi i voti in più della CDU sono socialdemocratici?

Sono consensi che vengono da diverse parti, ma sicuramente c’è stato un grosso spostamento dal centrosinistra, anche perché altrimenti non si spiegherebbe un cambiamento così netto. La crisi dell’SPD è abbastanza clamorosa: è il risultato più basso mai realizzato nella storia della Repubblica tedesca. Erano il primo partito e ora sono il terzo.

Tutti i partiti della coalizione “semaforo” sono stati puniti?

Sì. I liberali, che facevano parte del governo che si è dimesso nell’autunno scorso, non sono neanche riusciti a entrare in parlamento. Hanno raggiunto appena il 4,5%. Una parte di questo elettorato potrebbe essere andata alla CDU. Tutte le forze che facevano parte del precedente governo sono andate molto male: una sonora bocciatura. La Linke ha ricevuto 550.000 voti dall’SPD e 540.000 dai verdi.

Gli elettori che governo vorrebbero attualmente? L’alleanza con l’AfD da parte della CDU è un’eventualità sul tavolo?

I sondaggi dicono che la grande maggioranza degli elettori CDU è favorevole a un governo di coalizione con l’SPD: in questo momento, a poche ore dal voto, è questo lo scenario più probabile. Ma sono estremamente contrari a coalizioni più ampie, che includano i Verdi o i Liberali, per i quali però abbiamo visto che il problema non si pone perché non entreranno in parlamento. C’è questa idea che alleanze complesse, che includono molti partiti, siano un modello poco efficiente.

CDU e SPD, comunque, hanno superato insieme la soglia di maggioranza dei 316 seggi.

Dovrebbero avere i numeri per procedere in questa direzione. C’era la grande incognita dei Liberali e del BSW: se avessero superato lo sbarramento del 5%, sarebbe stato impossibile creare una maggioranza di questo tipo.

L’esodo maggiore dall’SPD riguarda la CDU, alla quale sono andati 1.820.000 voti di sinistra. Altri 630.000 sono andati all’AfD. 

Penso che ci sia stata, almeno in parte, la volontà di evitare che ci fosse un’affermazione di Alternative für Deutschland. Credo che abbia inciso anche l’intromissione nella politica tedesca di Elon Musk e della destra americana in genere: potrebbe aver contribuito a convincere una parte dell’elettorato a votare CDU per evitare l’ascesa di AfD, che ha avuto oltre il 20%, ma è estremamente divisivo.

Musk ha aiutato AfD a ottenere qualche consenso in più o la destra ha fatto tutto da sola?

Forse è ancora un po’ presto per vederlo. Diciamo che, rispetto a prima dell’endorsement di Musk, AfD è leggermente salita nei sondaggi, quindi probabilmente questo fattore ha inciso. Ma ha prodotto anche l’effetto opposto, compattando gli avversari.

AfD, alla fine, i voti dove li ha presi?

Una parte dall’astensione, dai giovani, quindi dai nuovi elettori. Ma anche una parte degli elettori delusi della CDU si è spostata verso Alternative für Deutschland. Circa 830.000.

Lo scenario, adesso, non può essere altro che un governo CDU-SPD?

Sì, il primo tentativo sarà sicuramente questo. Mi sembra anche il più semplice. In Germania sono abituati a lunghissime trattative di governo e anche stavolta non sarà banalissimo trovare un’intesa, perché si tratta di due partiti che erano uno in maggioranza e l’altro all’opposizione.

I due temi su cui dovrà agire l’esecutivo Merz sono anche quelli su cui si è sviluppata la campagna elettorale, vale a dire immigrazione ed economia? O conterà anche la collocazione della Germania, per esempio, sulla guerra in Ucraina?

La gestione delle questioni internazionali, con un governo CDU-SPD, non cambierebbe rispetto al precedente governo. La Germania è schierata con l’Ucraina e con Israele. I due grandi temi rimangono, comunque, l’immigrazione, il cardine della campagna elettorale, e l’economia. Quella tedesca è in crisi da mesi, se non addirittura anni, ed è una situazione che non siamo abituati a vedere, visto che negli ultimi vent’anni ha trainato l’Europa. Per questo il tema economico potrebbe essere divisivo, visto che un partito è di centrosinistra e l’altro di centrosinistra. C’è una gerarchia chiara, perché la CDU come dimensioni è il doppio dell’SPD, ma immaginare un progetto di governo non sarà così facile.

(Paolo Rossetti)

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Tags: Elon MuskOlaf Scholz

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