Teresa Buonocore, madre coraggio uccisa nel 2010 a Napoli, fu condannata a morte per aver difeso la figlia e denunciato chi aveva abusato di lei...
Il 20 settembre 2010, a Napoli, Teresa Buonocore fu uccisa con quattro colpi di pistola mentre era alla guida della sua auto. Aveva 51 anni, vittima di una vera e propria esecuzione per aver denunciato e fatto condannare a 15 anni di reclusione l’uomo che aveva abusato della figlia di appena 8 anni.
Diventata un simbolo della lotta contro la violenza, per tutti madre coraggio, nel 2017 Teresa Buonocore fu insignita della medaglia d’oro al merito civile. Due killer le avrebbero sparato durante il tragitto verso il posto di lavoro, sua unica “colpa” l’aver smascherato e consegnato alla giustizia l’autore degli abusi sessuali. Detectives – Casi risolti e irrisolti, trasmissione di Pino Rinaldi in collaborazione con la Polizia di Stato, affronta il caso nella puntata del 27 febbraio in prima serata, su Rai 2, raccontando la vicenda dalla ricostruzione dell’omicidio al processo attraverso la voce di chi condusse le indagini.
Chi è Teresa Buonocore uccisa a Napoli, la storia e la testimonianza delle figlie
L’omicidio di Teresa Buonocore avvenne la mattina del 20 settembre 2010 nel cuore del capoluogo campano, in via Ponte dei Francesi. Stando alla ricostruzione del delitto, fu assassinata per vendetta dopo aver denunciato e fatto condannare Enrico Perillo, un geometra all’epoca 53enne e amico di famiglia ritenuto responsabile di abusi ai danni di minorenni tra cui la figlia della donna e poi rivelatosi mandante dell’agguato mortale. Due sicari avrebbero sparato a Teresa Buonocore mentre andava al lavoro e le indagini avrebbero portato all’identificazione di Alberto Amendola, allora 26enne, e Giuseppe Avolio, 21 anni, quali esecutori materiali del delitto. L’avrebbero raggiunta in sella a uno scooter e avrebbero aperto il fuoco in pieno giorno.
Nel dicembre 2012, nel processo per l’omicidio, i due sarebbero stati condannati rispettivamente a 21 e 18 anni, ergastolo a Perillo. Nel 2015 la condanna definitiva in Cassazione per i tre finiti alla sbarra. Le figlie di Teresa Buonocore, Alessandra e Michelle, in una intervista rilasciata ad Amore criminale hanno ripercorso il dramma della perdita della loro mamma sottolineandone il coraggio e il sacrificio. Erano ancora bambine al momento dell’omicidio. Sono cresciute con la zia, nel ricordo indelebile della loro amatissima madre.
