A poco più di un anno dall'introduzione della zona 30 all'ora a Bologna, i risultati non appaiono così importanti: ecco cosa emerge dall'analisi di Libero
Secondo quanto sostiene il quotidiano Libero, da quando Bologna ha deciso di introdurre il limite di velocità a 30 km/h non è diventata più sicura, smentendo quindi le statistiche pubblicate nelle ultime settimane. Era il 16 gennaio del 2024, quindi poco più di un anno fa, quando la giunta del sindaco felsineo, Matteo Lepore, approvò fra mille polemiche la decisione di istituire in gran parte della città il limite di velocità, la famosa “zona 30”, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti, abbassando in maniera importante la velocità dei veicoli.
Secondo i promotori dell’iniziativa, da quando è stato modificato il codice della strada bolognese, gli episodi sulle strade sono diminuiti sensibilmente, ma Libero racconta una realtà completamente diversa. Prendendo in esame il periodo fra gennaio e novembre 2024, nonché lo stesso periodo dell’anno 2023, emerge una riduzione di soli 18 incidenti, visto che gli interventi dell’ambulanza sono passati da 525 a 507. I casi con feriti lievi, in particolare, sono stati 501 due anni fa, contro i 482 del 2024.
BOLOGNA A 30 ALL’ORA, COSA DICONO I NUMERI
Numeri che quindi non confermerebbero una riduzione drastica degli scontri, e dati che sono ancora più evidenti se si prendono in considerazione solo i feriti più gravi, passati da 24 nel 2023 ai 21 dell’anno scorso. Che dire poi degli incidenti mortali, che nel 2024 sono addirittura aumentati: dall’unico episodio del 2023 ai quattro dell’anno scorso.
Una situazione che Libero descrive quindi come fastidiosa soprattutto perchè, oltre a non permettere un calo netto degli incidenti, la zona 30 non ha fatto altro che far proliferare gli autovelox nella città di Bologna, che fino a poco tempo fa erano solo due. Il risultato è stato di 70mila “foto” scattate solamente nel corso dell’anno 2024, ed inoltre, gli stessi dispositivi di rilevazione della velocità non hanno sortito l’effetto desiderato, ovvero, indurre gli automobilisti a ridurre la propria velocità. “Risultato? Solo più soldi per il Comune”, scrive ancora Libero, parlando di vera e propria “Gallina dalle uova d’oro” per l’amministrazione comunale.
BOLOGNA A 30 ALL’ORA, CRESCONO GLI AUTOVELOX E NON SOLO
Dai quattro nuovi autovelox installati sulle strade di Bologna, messi in zone tutt’altro che a rischio, sono giunte ben 55mila multe, nonostante il nuovo codice della strada obblighi gli amministratori ad installare autovelox solo nelle vie più “pericolose” per gli automobilisti. Ma non finisce qui perchè Libero sottolinea anche l’aumento del costo della sosta in programma dal 2 maggio prossimo, con un costo fino a 3,90 euro all’ora.
Tutto finito? Nient’altro perchè il quotidiano meneghino sottolinea anche un altro aumento, quello del costo del biglietto dei mezzi pubblici, definendoli “i biglietti più cari d’Italia”, con un ticket ordinario che costa 2,30 euro, e il giornaliero è passato da 6 a 9 euro. “Più restrizioni, più spese e pochi risultati: più che sicurezza e sostenibilità, sembra solo un sistema per fare cassa con la scusa dell’ambientalismo”, commenta l’europarlamentare leghista, Isabella Tovaglieri.
