Achille Lauro, chi è: il passato complicato, le notti passate in strada e la droga. Poi il riscatto con la musica con le tre partecipazioni a Sanremo
Achille Lauro, nato a Verona nel 1990 da Nicola, magistrato della Corte di Cassazione e da Cristina Zambon, è cresciuto a Roma. In rottura con entrambi i genitori, a quattordici anni è scappato di casa e insieme al fratello maggiore si è trasferito in una comune, iniziando a vivere alla giornata, senza un lavoro, abbandonando soprattutto la scuola. Proprio grazie al fratello si è avvicinato al mondo della musica, mentre i genitori si sono trasferiti in un’altra città. Dopo aver conosciuto il mondo del rap, Achille Lauro ha cominciato ad avvicinarsi sempre più alla musica. La sua carriera nel mondo della musica è cominciata intorno al 2011 con i primi brani pubblicati e i primi album.
Nei suoi testi Achille Lauro parla delle difficoltà vissute durante la sua gioventù e in particolare modo del vivere in strada solo, senza il sostegno e l’aiuto dei genitori. Nel 2019 Achille Lauro ha partecipato al suo primo Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce e nel 2020 con Me ne frego. Nel 2022 è tornato in gara con Domenica mentre nel 2025 ha partecipato con Incoscienti Giovani, che racconta una storia d’amore adolescenziale con una ragazza che per lui è stata importantissima, con la quale ha vissuto notti di follia dormendo in una Peugeout.
Achille Lauro, chi è: un passato difficile in strada
Quando Achille Lauro nei suoi brani racconta che viveva in strada e dormiva in macchina, non inventa nulla. Nonostante provenga da una famiglia benestante e un papà magistrato, ha rotto presto con i suoi genitori, vivendo con il fratello in contesti piuttosto complicati. Nell’adolescenza di Achille Lauro c’è anche una storia di droga, con l’abuso di sostanze stupefacenti. Fortunatamente grazie alla musica, il cantante nato a Verona è riuscito a riemergere, ottenendo i successi che per tutta la vita, quando dormiva in strada, aveva solamente potuto sognare.
