Novità sul caso dell'omicidio di Martino Caldarelli: la coppia di presunti assassini in passato aveva rapito e cercato di uccidere un altro uomo
Sembra aggravarsi ogni giorno di più la posizione del 41enne Andrea Cardelli e della 26enne Alessia Di Pancrazio, la coppia arrestata pochi giorni fa in quanto ritenuti responsabili della morte del 48enne Martino Caldarelli adescato in chat e brutalmente assassinato a colpi di coltello e pala prima di essere gettato sul fondo di un laghetto alle porte di Teramo – precisamente nel comune di Corropoli -: ad aggravare la già di per sé complessa posizione della coppia, infatti, ci sarebbe una lunga serie di precedenti e – addirittura – un rapimento e un tentato omicidio precedente di soli pochi giorni rispetto alla vicenda di Martino Caldarelli.
Partendo proprio da qui: ad ‘incastrare’ la coppia di presunti assassini per l’omicidio di Martino Caldarelli sarebbe stata propria la 26enne che ha raccontato l’accaduto agli inquirenti dopo essere stata salvata (non è chiaro se fosse d’accordo o meno) da un tentativo di strangolamento da parte del compagno 41enne che voleva – sempre ipoteticamente – inscenare il suo suicidio per evitare che confessasse l’omicidio di Martino Caldarelli; mentre dopo la morte dell’uomo, la coppia avrebbe tentato di occultare l’auto utilizzata per trasportare il corpo del 48enne incendiandola dopo aver causato un incidente e dopo averla verniciata di colore nero.
Prima dell’omicidio di Martino Caldarelli la coppia aveva sequestrato un altro uomo: la sua denuncia
Come dicevamo prima, i precedenti a carico della coppia presunta responsabile dell’omicidio di Martino Caldarelli – però – sono parecchi e notevoli a partire dalla denuncia sporta da un anonimo uomo di Corropoli che sarebbe stato rapito per diverse ore tra il 7 e l’8 aprile: anche lui – come la vittima 48enne – era un conoscente della coppia, adescato nella loro abitazione con la scusa di una richiesta di accompagnare Alessia Di Pancrazio dalla guardia medica.
Una volta giunto in quella stessa casa in cui pare si sia consumato l’omicidio di Martino Caldarelli, l’uomo sarebbe stato minacciato con un coltello da Cardelli: stando alla sua denuncia, a quel punto l’avrebbero caricato in auto dopo averlo picchiato e derubato di quei 12 miseri euro che aveva in tasca e avrebbero messo in scena diversi furti alle automobili di Corropoli; mentre ad un certo punto la 26enne avrebbe chiesto al compagno “dove andare per uccidermi“, ricevendo come risposta “dove vuoi tu amore mio”, ma una volta tornati alla loro abitazione l’uomo sarebbe riuscito a liberarsi e guadagnarsi la libertà, sporgendo (ovviamente) denuncia.
