Ozgür Ozel, leader del partito Chp si dice deluso dall'Ue per il silenzio dopo l'arresto di Imamoglu: "Continueremo a combattere per la democrazia"
Ozgür Ozel, capo del partito repubblicano Chp, che in Turchia rappresenta la principale forza di opposizione a Erdogan, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato della situazione attuale politica e delle proteste scoppiate dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu accusato di corruzione. Un caso sul quale dice di aspettare una chiara risposta e una presa di posizione dal parte dell’Europa, che dovrebbe difendere la democrazia.
“Erdogan oggi dirà che in Turchia c’è una democrazia e che non c’è una svolta reazionaria in corso. Se riesce a far credere questo ai politici e al popolo italiano, allora potrà anche dire senza essere smentito che la Torre di Pisa è dritta. Invece è vero che pende così come è vero che nel nostro Paese c’è stato un colpo di Stato“, dice Ozel, parlando della visita del presidente a Roma per il vertice intergovernativo, esortando l’Italia a sostenere i valori democratici perchè sottolinea: “Se imprigionassero il sindaco di Roma noi lo sosterremmo e ci aspettiamo che gli italiani facciano lo stesso“.
Ozgür Ozel: “Imamoglu batterebbe Erdogan anche dal carcere, sondaggi mostrano che ha il 60% dei consensi”
Ozel si dice deluso da come l’Europa sta gestendo la situazione in Turchia, senza una reazione e restando in silenzio nonostante il caos politico e sociale che la serie di arresti legati ad Imamoglu sta provocando, una operazione che l’opposizione sostiene possa essere stata autorizzata da Trump, visto che è avvenuta in concomitanza dell’insediamento del nuovo presidente Usa e dopo un colloquio con Erdogan. Tuttavia continua ad essere ottimista per il futuro, specialmente perchè l’ex sindaco di Istanbul nonostante le accuse continua a guadagnare consensi. ”
Attualmente Imamoglu batterebbe Erdogan anche dal carcere con il 60% dei voti in base agli ultimi sondaggi” dice, dichiarando che l’appoggio alle manifestazioni proseguirà con comizi settimanali e azioni di boicottaggio dei consumi sostenute soprattutto dai giovani. Anche se ammette che il momento è drammatico perchè sta segnando una svolta nel paese, che deve scegliere tra “L’autoritarismo e la democrazia” resta la speranza che la gente continui a combattere, e conclude: “Ricordiamoci che ogni volta che Imamoglu ha sfidato il presidente ha sempre vinto“.
