E' italiano il miglior percorso di trekking al mondo, lo hanno stabilito gli esperti
È in Italia il sentiero di trekking più bello del mondo secondo il New York Times: un cammino immerso nella natura, tra storia e meraviglie paesaggistiche.
Ogni anno il New York Times pubblica la sua attesissima lista dei posti da visitare nel mondo, una specie di bussola per viaggiatori curiosi e appassionati che non vogliono perdersi il meglio.
Di solito troviamo destinazioni esotiche, isole remote, città in fermento o parchi nazionali dall’altra parte del globo. Quest’anno, però, tra mete come Kyoto, la Patagonia e la Tasmania, è spuntata una sorpresa tutta italiana.
Il miglior percorso di Trekking al mondo è italiano
Non parliamo di una città d’arte o di una spiaggia caraibica travestita da Mediterraneo, ma di un sentiero. Un cammino vero e proprio, che si snoda tra prati altissimi, valli silenziose e montagne che sembrano scolpite da un artista con pazienza infinita.
Infatti, il trekking in questione non è solo un esercizio fisico, ma un’esperienza a tutto tondo. Un viaggio lento in cui le scarpe fanno da guida, il respiro si adatta ai dislivelli e la mente si svuota per fare spazio a ciò che conta davvero: il presente, i profumi della natura, il suono dei propri passi. Chi lo ha percorso, giura che cambia qualcosa dentro. È come se questo sentiero, a ogni curva, aggiustasse un po’ la prospettiva.

Senza ombra di dubbio, non stiamo parlando del solito cammino battuto dal turismo di massa. È un luogo che conserva ancora l’autenticità di chi lo vive ogni giorno, di chi lo cura e lo custodisce come una parte di sé. C’è qualcosa di profondamente umano in questo tragitto: ti insegna a rallentare, ad accettare la fatica, ad ascoltare il silenzio. E ti regala, come ricompensa, panorami che lasciano a bocca aperta, incontri casuali con animali selvatici, e quella sensazione rara di sentirsi minuscoli ma al posto giusto.
Un viagggio in sei tappe in tre regioni
Ci si muove tra tre regioni diverse, ognuna con la sua anima, i suoi dialetti, i suoi piatti tipici. E proprio in questo continuo cambiare, in questo gioco di contrasti, sta il fascino più profondo del percorso. Non è monotono, anzi, sorprende a ogni tappa. Si passa da boschi ombrosi a vette luminose, da pascoli verdi a borghi dove il tempo pare essersi fermato. Eppure, nonostante la varietà, tutto sembra parte di un disegno coerente, come se le montagne avessero deciso, insieme, di raccontare una storia.
Ora, forse ti starai chiedendo dove si trovi questo angolo di paradiso. Si chiama Cammino Retico e si sviluppa tra Trentino, Alto Adige e Veneto. Sono 150 chilometri di pura bellezza, divisi in sei tappe che si possono affrontare una dopo l’altra o a piccoli pezzi, secondo il proprio ritmo. Ogni tappa è un piccolo viaggio nel viaggio, tra castelli, malghe, laghi alpini e resti archeologici che raccontano la storia antica delle popolazioni retiche, da cui il sentiero prende il nome.
Non è solo un trekking: è un ponte tra passato e presente, tra natura e cultura. È adatto sia a chi cerca una sfida fisica, sia a chi vuole semplicemente perdersi per qualche giorno in una natura ancora intatta. E soprattutto, è la prova che non serve andare dall’altra parte del mondo per vivere un’avventura autentica. A volte, basta guardare con occhi nuovi quello che abbiamo sotto casa. Il Cammino Retico è lì, pronto ad accogliere chiunque voglia camminare con il cuore aperto. E, chissà, magari anche il tuo prossimo viaggio inizia proprio da qui.
