San Paolo VI fu un Papa molto importante per lo spirito riformatore che animò il suo pontificato. Fu anche Arcivescovo di Milano
Ogni anno, il 29 maggio, la Chiesa Cattolica celebra la figura religiosa di San Paolo VI Papa, ricordato come uomo di grande cultura, importante diplomatico e solerte riformatore della Chiesa.
San Paolo VI Papa: le grandi riforme e la conclusione del Concilio Vaticano II
Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini nasce nella cittadina bresciana di Concesio, il 26 settembre 1897 in una famiglia benestante, infatti suo padre era un noto avvocato del luogo, oltre che deputato presso il Parlamento. Paolo VI inizia ad avvicinarsi a Dio grazie a sua madre, fervente mariana impegnata quotidianamente in diverse opere di carità.
In tenera età il santo soffre di una salute cagionevole ma, nonostante l’indole timida, si dimostra sempre amichevole con chi lo circonda e propenso a creare nuove amicizie.
All’età di 16 anni matura nel suo cuore il desiderio di diventare sacerdote e nel 1916 inizia a studiare presso il seminario diocesano dei benedettini, dove viene ordinato sacerdote quattro anni più tardi.
San Paolo VI prosegue i suoi studi teologici presso l’Università Gregoriana di Roma e, allo stesso tempo, ottiene il permesso del vescovo per iscriversi alla facoltà di lettere e filosofia.
Nel tempo il santo si laurea in diverse discipline, tra cui filosofia tomistica, diritto canonico e diritto civile, e nel 1954 viene scelto come arcivescovo della diocesi di Milano.
Quattro anni più tardi viene nominato cardinale da Papa Giovanni XXIII e inizia ad accompagnare il pontefice nei suoi viaggi, fino a succedergli nel 1963.
Durante il suo pontificato, San Paolo VI Papa si impegna per promuovere la giustizia e lavora incessantemente per la pace e l’unità nel mondo cristiano.
Queste azioni provocano non poche tensioni all’interno del Vaticano tanto che intorno al 1974 si inizia a parlare di una possibile rinuncia da parte di San Paolo VI Papa, ma a queste voci il pontefice risponde con una serie di viaggi in varie parti del mondo per continuare il suo operato e portare nuovi cambiamenti all’interno della Chiesa, tra cui uno dei più importanti è stata la chiusura del Concilio Vaticano II e la costituzione del “Sacrosanctum Concilium”, che ha permesso la celebrazione della Messa nella lingua del luogo anziché nel tradizionale latino.
La vicinanza ad Aldo Moro e la nomina a cardinali di tre futuri Papi
Durante il suo ultimo anno di vita il santo è duramente colpito dalla notizia dell’assassinio di uno dei suoi più cari amici, il politico Aldo Moro, e viene a mancare in seguito ad un attacco cardiaco il 6 agosto 1978. Papa Paolo VI fu beatificato nel 2014 e proclamato santo quattro anni più tardi da Papa Francesco.
Una curiosità riguardo il suo pontificato è che è stato proprio Papa Paolo VI a nominare cardinali i suoi tre successori (Albino Luciani, Karol Wojtyła e Joseph Ratzinger), inoltre, nonostante ad oggi non sia patrono di nessun comune italiano, viene ricordato ogni 29 maggio presso le diocesi legate ad alcuni momenti importanti della sua vita, ovvero quella di Brescia e di Milano, con solenni celebrazioni.
Gli altri Santi del giorno
Il 29 maggio, oltre a San Paolo VI Papa, la Chiesa Cattolica celebra anche: Ascensione di Gesù, ascesa corporea di Gesù al cielo; San Massimo di Verona, vescovo; San Massimino di Treviri, vescovo; Beato Rolando Rivi, seminarista e martire; Sant’Orsola Ledóchowska, religiosa; Santa Bona da Pisa, vergine; San Sisinnio, protomartire trentino; Beati Guglielmo Arnaud e 10 compagni, martiri di Avignonet; Beato Giuseppe Gerard, Sacerdote e missionario; Sant’ Essuperanzio di Ravenna, vescovo.
