Pensioni di giugno 2025 in ritardo per via di uno sciopero di Poste Italiane e voluto dai rispettivi sindacati italiani.
Le pensioni di giugno 2025 dovrebbero essere già arrivate, ma a causa di un recente sciopero in Poste Italiane i pensionati sono costretti ad aspettare che la situazione si possa sbloccare. A proporre la protesta sono stati i sindacati UIL Poste e Slc Cgil.
Al centro del dibattito manca la sigla sindacale più importante del settore, Slp Cisl, la quale non ha voluto aderire all’iniziativa degli altri sindacati, facendo sorgere dei dubbi e molteplici perplessità. Il motivo della protesta riguarda i malfunzionamenti operativi del gruppo Poste, rapporti di lavoro atipici e numerosi ridimensionamenti sulle risorse umane.
Pensioni giugno 2025 slittate di un po’ di giorni
Le pensioni ottenibili a giugno 2025, a causa dello sciopero di Poste Italiane, potrebbero non seguire il normale calendario del mese. Nonostante il disservizio a discapito dei pensionati, di fondo i motivi che hanno spinto i sindacati a tale decisione sono decisamente validi e a favore dei dipendenti della società PT.
La società italiana addetta ai servizi postali (e non solo), in Italia assume un ruolo indispensabile per i cittadini, specialmente per i pensionati che ogni mese possono contare sull’azienda per poter ritirare o ricevere sul conto i loro importi pensionistici.
Anche per questo motivo i sindacati mirano e insistono a rafforzare le garanzie occupazionali a favore dei dipendenti di Poste Italiane, garantendo un servizio pubblico per i cittadini e soprattutto “indispensabile”.
Le difficoltà nel ritirare le pensioni
Con lo sciopero di Poste Italiane e la festività del 2 giugno, che ha slittato il 1° giorno utile per le pensioni portandolo a martedì 3, i disagi per i pensionati sono stati evidenti. In questi giorni l’affollamento ha reso quasi impossibile il ritiro dei cedolini previdenziali.
Anche gli sportelli automatici sono stati “presi d’assalto”, e in alcune città italiane sono stati chiusi proprio per la protesta indetta dai sindacati e a causa del minor personale che non può garantire la continuità ordinaria dei servizi.
Le pensioni di giugno, comunque, dovrebbero sbloccarsi presto, entro venerdì 6, permettendo l’erogazione ai cittadini a cui spettano.
