Sono in corso a Bari e a Napoli le ricerche di un 17enne evaso dal carcere minorile del capoluogo pugliese: ecco cosa sappiamo
Un 17enne è evaso da tre giorni dal carcere minorile di Bari, un ragazzo considerato decisamente pericoloso, in quanto detenuto per l’omicidio di Gennaro Ramondino. Il 20enne era stato assassinato nel settembre dello scorso anno a Fuorigrotta, a Napoli, e per quella vicenda cruenta i giudici hanno condannato il 17enne P. I. a 15 anni di reclusione. Peccato però che, pochi giorni fa, sia riuscito a fuggire dalla sua cella, con un’evasione quasi da film: ha prima praticato un foro nel muro della sua “gabbia”, in stile Fuga da Alcatraz (storica pellicola con Clint Eastwood), dopodiché si è calato dalla finestra utilizzando delle lenzuola annodate fra loro, dandosi infine alla macchia.
Dove si trova ora? Le forze dell’ordine sono convinte che il ragazzo sia riuscito, in qualche modo, a raggiungere Napoli. Per questo motivo le ricerche si sono concentrate nella zona del capoluogo campano e della sua provincia. Forse, in una mossa un po’ ingenua, potrebbe aver trovato rifugio in un quartiere a lui caro, dove dovrebbe contare su alcuni appoggi.
17ENNE EVASO DAL CARCERE DI BARI: SI TEME COPERTURA DI QUALCUNO
Come riferiscono i media in queste ore, il giovane proviene da una famiglia non estranea agli ambienti criminali: i legami con i clan camorristici sarebbero infatti tutt’altro che remoti, e ciò potrebbe garantirgli una certa copertura “dall’alto”.
Il 17enne era finito sulle pagine della cronaca nera meno di un anno fa per un caso gravissimo: Gennaro Ramondino, dopo essere stato ucciso con alcuni colpi di pistola, era stato dato alle fiamme, e il suo cadavere era stato rinvenuto in un terreno. Le indagini proseguono, e gli inquirenti avrebbero già ascoltato altri detenuti del carcere minorile di Bari che potrebbero aver aiutato il giovane a evadere, restando però in cella. Si ipotizza che all’esterno della struttura penitenziaria ci fosse già qualcuno ad attenderlo: un’ipotesi al vaglio degli investigatori, che stanno anche esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza collocate fuori dal carcere.
