Si chiama Daniele Pieroni, ed è il 64enne che per primo ha usufruito della legge sul suicidio assistito in Toscana: il 17 maggio scorso il decesso
Si chiama Daniele Pieroni, ed il primo caso di suicidio assistito in Toscana. La morte è avvenuta lo scorso mese di maggio sfruttando una legge introdotta nella suddetta regione lo scorso mese di febbraio. Come scrive il Corriere della Sera attraverso il proprio sito ufficiale, la vittima aveva 64 anni ed era uno scrittore e un musicista. Il suicidio assistito è avvenuto lo scorso 17 maggio, dopo una scelta “lucida e serena”, precisa l’associazione Luca Coscioni che ha appunto seguito il caso del suddetto. La storia di Daniele Pierone è decisamente drammatica.
Nato in Abruzzo nel 1961, si era trasferito a Roma nel 2001, all’età di 40 anni, poi, sette anni dopo, aveva scoperto di aver il morbo di Parkinson. Viveva con la Peg (un sondino per alimentarsi), 21 ore al giorno, una condizione fisica che è andata degenerando fino a che lo stesso Pierone non ha deciso di ricorrere al suicidio assistito. La vittima, che aveva alle spalle una brillante carriera nel mondo della scrittura, ha iniziato a pensare seriamente a come “farla finita” nell’agosto del 2023, quando ha contattato l’associazione Coscioni, per ricevere poi informazioni su come sottoporsi al suicidio assistito.
DANIELE PIERONI, MORTO DOPO SUICIDIO ASSISTITO: LA PROCEDURA
A fornirgli le info necessarie, come spiega ancora il quotidiano di via Solferino, era stato Marco Cappato, da anni a fianco delle persone che vogliono sottoporsi al suicidio assistito. Dopo di che, Daniele Pieroni aveva inviato una richiesta formale all’Asl preposta e il 22 aprile, dopo l’introduzione della legge suddetta, è arrivata la risposta ufficiale e positiva da parte dell’azienda sanitaria, dopo di che è scattata la procedura.
L’ex scrittore è morto in casa sua dove, sottolinea il Corriere della Sera, è stato preparato il farmaco e lo stesso Daniele se l’è autosomministrato appunto il 17 maggio. Come previsto dalla legge a fianco dell’uomo vi erano il medico legale dell’Asl, così come due dottoresse. Presenti anche Felicetta Maltese di Coscioni, le badanti, i famigliari della vittima e il fiduciario Leonardo Pinzi, tutti vicini allo scrittore nei suoi ultimi istanti di vita.
DANIELE PIERONI, MORTO DOPO SUICIDIO ASSISTITO: “ALLE ORE 16:47…”
Come riferito ancora, il “dispositivo” che permette di introdurre il farmaco letale è stato attivato alle ore 16:47, poi alle 16:50 Daniele ha smesso di respirare “serenamente”, ha precisato Maltese, elogiando anche il personale sanitario presente “sia sul piano professionale che umano”. Ci tiene inoltre a precisare che l’Asl ha rispettato i tempi con serietà.
La questione del suicidio assistito è diventata d’attualità nel 2019, a seguito della sentenza riguardante il caso Dj Fabo, l’ex deejay che aveva appunto optato per l’autanasia, facendosi accompagnare in Svizzera da Marco Cappato. La Consulta aveva quindi invitato il Parlamento a legiferare in materia, dopo di che il governo ha a sua volta invitato le aziende sanitarie locali a definire le modalità operative. La Regione Toscana non se ne è stata con le mani in mano introducendo quindi questa nuova legge a febbraio, applicata per la prima volta proprio con la morte di Daniele Pieroni.
