I senatori Dem in Usa spingono per ristabilire i poteri del Congresso sulle dichiarazioni di guerra per scongiurare un intervento in Iran deciso da Trump
Usa, il senatore democratico Tim Kaine ha presentato un disegno di legge che potrebbe limitare i poteri di Trump sulle dichiarazioni di guerra. Il provvedimento è stato introdotto come risoluzione con l’obiettivo di evitare una escalation con l’Iran, nel caso il presidente dovesse decidere di entrare in guerra per proteggere la sicurezza nazionale chiedendo che sia tutto il Congresso ad occuparsi di approvare un eventuale ricorso alla forza e all’azione militare. Il politico ha motivato questa necessità dichiarando in una nota: “Non è nel nostro interesse entrare in conflitto diretto con l’Iran, a meno che non sussista il bisogno di dover difendere gli Stati Uniti“, aggiungendo di essere preoccupato per un coinvolgimento diretto degli Usa nella guerra tra Israele e l’Iran perchè questo diventerebbe “Un ennesimo conflitto senza fine”.
L’iniziativa di Kaine sta raccogliendo molti consensi, soprattutto tra gli altri esponenti del partito democratico, ma anche da parte di Bernie Sanders, che sta sostenendo la soluzione dei negoziati come base per un accordo di cessate il fuoco, sottolineando che: “Israele ha programmato di attaccare Teheran per sabotare i colloqui sul nucleare e ora vuole la collaborazione diretta anche di Washington nelle operazioni“.
Usa, democratici spingono per ridare al Congresso i poteri sulle dichiarazioni di guerra per evitare che Trump decida di intervenire in Iran
I democratici in Usa stanno spingendo per ridare al Congresso i poteri decisionali in merito alle dichiarazioni di guerra, la necessità di ripristinare la legge, sostenuta dal senatore Tim Kaine è stata appoggiata anche da Bernie Sanders che fin da subito dopo il primo attacco israeliano a Teheran ha criticato la posizione di Trump, propenso ad intervenire entrando nel conflitto direttamente nel caso non si raggiungesse un accordo. Il senatore del Vermont ha poi anche ricordato che è la Costituzione stessa a vietare l’uso offensivo della forza militare quando non approvato da tutto il Congresso.
Sulla stessa scia anche alcuni conservatori, che già da tempo stanno cercando di prevenire un coinvolgimento statunitense, come ad esempio il rappresentante repubblicano in Kentucky, Thomas Massie, che su X ha scritto: “Questa non è la nostra guerra“. Tuttavia la maggioranza anche in sede di eventuale votazione, potrebbe dare ragione a Trump nel caso si decidesse di partecipare, e molti politici hanno già dichiarato di essere sulla stessa linea del presidente, in particolare sulle azioni da intraprendere in caso di fallimento di un dialogo sul nucleare, affermando: “Se i colloqui falliscono e l’Iran continua a non collaborare, dobbiamo aiutare Israele a raggiungere gli obiettivi“.
