"La vera natura dell’amicizia", brano di Cicerone scelto per traduzione versione di latino alla Maturità 2025: significato e analisi testo seconda prova
LA VERA NATURA DELL’AMICIZIA ALLA MATURITÀ 2025 PER LATINO
Nel brano “La vera natura dell’amicizia” dal dialogo Laelius de amicitia, scelto per la traccia della seconda prova di latino della Maturità, Cicerone si interroga sul legame tra due politici romani dell’epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, in particolare sull’amicizia, scoprendo che ha un valore non solo a livello personale, ma anche sociale.
IL SIGNIFICATO DEL BRANO DI CICERONE
Il brano “La vera natura dell’amicizia” comprende i paragrafi 26, 27 e 28: Cicerone, tramite Lelio, si chiede perché gli uomini cercano l’amicizia: necessità pratica o c’è qualcosa di più elevato? Per l’autore l’amicizia autentica non è frutto dell’interesse, ma nasce da un affetto spontaneo e sincero. Pur non essendo utile in senso strumentale, l’amicizia ha un valore intrinseco e una funzione sociale: mantiene coesa la comunità.
LO STILE DEL TESTO DI CICERONE
Si tratta di un discorso di natura filosofica, sviluppato in forma di monologo, ma con un’impostazione dialogica. La prosa si distingue per la costruzione di periodi ampi e complessi, arricchiti da subordinate e da elementi retorici tipici dell’oratoria di Cicerone, il quale ricorre all’antitesi e all’uso di esempi, per rendere più chiari e concreti i principi esposti. Il lessico alterna termini comuni a parole di forte valore etico e filosofico. Anche se la virtù non viene nominata in maniera esplicita, il testo ne richiama il significato, sottolineando come essa sia il fondamento da cui nasce la vera amicizia.
