Il decreto fiscale del 2025 ha apportato dei cambiamenti importanti e ora è in Gazzetta Ufficiale.
Il Decreto fiscale relativo alle regole del 2025 è ufficialmente in Gazzetta. Il contenuto è riservato a gran parte dei contribuenti, dalle persone fisiche alle imprese, dalle Pubbliche Amministrazioni fino agli enti “no profit”. La validità delle nuove disposizioni è partita ieri, mercoledì 18 giugno.
Per chi volesse trovare ulteriori approfondimenti, potrà farlo spulciando il documento numero 138, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (reperibile con il protocollo risalente al 17 giugno) e in riferimento al Decreto Legge numero 84.
Come cambia il nuovo Decreto fiscale del 2025
La prima modifica del Decreto fiscale del 2025 richiama l’articolo 1, interessando sia i lavoratori autonomi che quelli dipendenti (evidenziando dei cambiamenti importanti sulla detraibilità riconosciuta ai subordinati).
| Tipologia | Dettagli |
|---|---|
| Costi deducibili per le trasferte | Spese tracciate riconosciute (ammessi contanti solo per l’estero). Viaggio, alloggio, trasporto e vitto **sono deducibili** se giustificati. |
| Rimborso dei costi | Esenzione dal reddito imponibile per spese tracciate. Vale per alloggio, vitto, trasporto e viaggio pagati in forma tracciabile dagli autonomi. |
| Imponibile delle società | Nuove regole fiscali su partecipazioni societarie. Cambia la valutazione del reddito per **società di persone** e associazioni. |
Cambiamenti sulle perdite (articolo 2)
L’altra novità riguarda l’articolo 2, che prevede dei cambiamenti in merito a scissioni, fusioni e tutto ciò che riguarda le **perdite d’esercizio**.
| Tipologia | Approfondimenti |
|---|---|
| Fusioni | Al fine di non far considerare anche le perdite a causa di una fusione, non si provvederà al conteggio del patrimonio netto contabile. |
| Semplificazione | Per agevolare i calcoli, non si tiene più conto del valore economico in merito al patrimonio netto, bensì soltanto del doppio di quanto versato negli ultimi 2 anni. |
| Stop ai limiti | Non esistono più conferimenti d’impresa in merito alle perdite, così da agevolare il trasferimento di partecipazioni. |
IMU per i Comuni
I Comuni italiani, affinché possano pretendere il corretto pagamento dell’IMU e dei tributi a carico dei proprietari di casa, devono – per legge – inviare nei termini adeguati (non oltre il 28 febbraio del 2025) il nuovo prospetto. Il Decreto fiscale, però, ha voluto prorogare la scadenza al 15 settembre di quest’anno.
Novità sullo split payment e reverse charge
L’articolo 9 estende i beneficiari del reverse charge, prevedendo la sua applicazione anche ai settori del trasporto merci e della logistica, abolendo di fatto la vecchia condizione che prevedeva la manodopera con l’ausilio dei beni di tipo strumentale. Un’altra novità riguarda la sospensione dello split payment precedentemente prevista per le società che sono quotate in Borsa e secondo l’indice FTSE MIB.
