Saranno uomini è un raro film di Silvio Siano, apprezzato regista neorealista che qui lavora con due star dell'epoca: Massimo Girotti e Silvana Pampanini
Saranno uomini, film su Rete 4 di Silvio Siano
Sabato 21 giugno 2025, un pezzo di storia del nostro cinema rivive su Rete 4 alle 16:55 con la messa in onda di Saranno uomini, pellicola drammatica del 1957. Il film, diretto da un artigiano del cinema di genere come Silvio Siano, ci riporta a un’epoca in cui il grande schermo sapeva orchestrare un’incredibile convergenza di talenti.
La narrazione poggia infatti sulle spalle di un cast internazionale che unisce figure leggendarie come Massimo Girotti, volto simbolo del neorealismo viscontiano, e lo spagnolo Francisco Rabal, la cui intensità fu tanto amata dal maestro Luis Buñuel.
Accanto a loro brilla la stella di Silvana Pampanini, diva dal carisma magnetico e dalla popolarità prorompente, supportata da un mosaico di caratteristi indimenticabili come Giacomo Furia e Aldo Silvani. A cucire insieme i momenti di disperazione e di inattesa tenerezza provvede il tappeto sonoro di Franco Langella, autore di musiche per molti film dall’ambientazione partenopea, dov’è ambientato il film.
La trama del film Saranno uomini: l’evoluzione di tre giovani ex-galeotti
La storia di Saranno uomini racconta il passaggio all’età adulta di un gruppo di ragazzi napoletani, tutti vissuti in ambienti socialmente complessi. Sono amici d’infanzia, cresciuti insieme in un contesto di grande miseria, espedienti e difficoltà varie e che escono tutti dal riformatorio.
I protagonisti sono Antonio, che diventa sacerdote, Aldo che fa il meccanico, mentre Giacomo sceglie la strada della delinquenza. Un giorno Giacomo fa sequestrare Aldo che è in possesso della refurtiva di un furto commesso dal primo e che aveva chiesto di nascondersi a casa di Antonio. La storia finisce male, con uno scontro a fuoco nel quale rimane vittima Sara, la fidanzata di Giacomo e questo metterà nei guai il povero prete che dovrà chiedere clemenza ai suoi superiori.
