Alcuni dei missili utilizzati dall'Europa per la propria difesa aerea si producono ai Campi Flegrei presso l'azienda MBDA di Bacoli
In quel di Bacoli, una delle cittadine cuore dei Campi Flegrei, c’è un’azienda militare, la MBDA Italia, che collabora con la Difesa e che produce missili antiaerei. Come ricorda Lorenzo Borga, giornalista di Skytg24, le guerre moderne si vincono con il controllo dei cielo e lo dimostra il conflitto fra Israele e Iran, dove sono stati sparati centinaia di missili, ma anche in Ucraina dove i cieli sono ancora contesi e la guerra è ancora in stallo. A fare la differenza sono i sistemi antiaerei come quello che viene prodotto appunto a Bacoli e che individua il missile in arrivo, calcola la traiettoria e lancia missili difensivi per neutralizzare le minacce nemiche.
Secondo la Nato nella zona est dell’Europa si dispone solo del 5 per cento della difesa necessaria e il segretario Rutte ha chiesto quindi agli Stati di quintuplicare i missili in questo campo, dai radar alle batterie di lancio, da produrre nel più breve tempo possibile. Lorenzo Borga ricorda che le ambizioni fanno i conti con la realtà a Bacoli, nel mezzo dei Campi Flegrei, “è qui che nasce il cuore tecnologico della difesa aerea italiana ed europea, a svilupparlo è MBDA, frutto di una delle rare alleanze della difesa”. Lorenzo Marian, ad MBDA Italia ha commentato: “L’esempio di MBDA racconta che l’unione è possibile, MBDA fornisce anche un modello perchè il modo in cui in cui MDBA gestisce questa capacità di essere un grandissimo gruppo europeo ma nel contempo rispettare l’unicità di queste nazioni, secondo me è proprio la chiave”.
MISSILI ANTIAEREI EUROPEI COSTRUITI AI CAMPI FLEGREI: LCOSA DI PRODUCE
Il prodotto di punta di MBDA sono i missili Aster utilizzati da Francia e Italia e montati sulle batterie antiaeree e sulle navi militari. Nella parte interiore c’è il radar che indica l’obiettivo da colpire mentre in quella posteriore c’è tutta l’elettronica, il computer di bordo che fa funzionare il missile. Ogni missile è composto da circa 10mila componenti e attraversa più volte le frontiere di Francia, Italia e Regno Unito prima di dover essere consegnato, con tempi di lavorazione lunghi che l’azienda vuole ridurre da 42 mesi a meno di 18. Oltre ai missili a Bacoli si producono anche le piattaforme di lancio, precisamente la piattaforma per i missili di lancio europei Samp/t, ogni piattaforma può lanciare missili nemici o velivoli, un sistema essenziale per proteggere celi e città e l’Italia ne ha ordinati 10 nei prossimi anni.
E’ un sistema progettato da Italia e Francia ed è in grado di abbattere le minacce a oltre 150 km/h di distanza, ma il costo è elevato, oltre mezzo miliardo di euro, comunque la metà rispetto agli altri prodotti sul mercato. Due batterie sono state donate all’Ucraina ma secondo fonti di Kiev avrebbero terminato le munizioni a differenza dei lanciamissili americani Patriot che sono meglio riforniti. Il sistema americano ha fino ad ora registrato un maggior successo commerciale, acquistato da 19 Paesi mentre Samp/t solo da Francia, Italia e Singapore.

MISSILI ANTIAEREI EUROPEI COSTRUITI AI CAMPI FLEGREI: LA DIFFERENZA CON I PATRIOT E LO SCUDO
Del resto gli americani consegnano oltre 700 missili all’anno mentre MDBA si ferma alla metà, da qui la decisione di iniziare la produzione di uno scudo europeo, lo european space shield che non implica la tecnologia francoitaliana ma che utilizzerà missili americani, israeliani e tedeschi. L’Italia al momento non ha aderito al progetto, così come la Francia “E’ in corso un’azione di incremento della capacità tecnologica europea che richiede del tempo”.
“Questo processo è un po’ frenato e richiede un’accelerazione culturale per quello che riguarda la capacità di condividere, l’assenza di gelosia nazionale, perchè se ogni nazione deve sviluppare la propria filiera questo processo richiederà anni”, aggiunge Lorenzo Marian, ad MBDA Italia. A Bacoli si corre contro il tempo, si lavora giorno e notte su tre turni e poi c’è un piano di ampliamento con un nuovo capannone e altri 100 addetti, gli ingegneri sono però introvabili e il tempo stringe: l’Europa vuole costruire al più presto uno scudo aereo e questa scommessa di proteggere i nostri cieli si gioca anche nei Campi Flegrei, conclude Lorenzo Borga.
