Alessia Pifferi, nuova udienza del processo d'Appello: se ne è parlato stamane a Morning News: le parole della sorella e dell'avvocato
Nuova udienza del processo di Appello per Alessia Pifferi, quarta “seduta” al tribunale di Milano a carico della donna già condannata all’ergastolo in primo grado. Sarà un processo molto importante quello in corso in quanto il focus è sulla perizia psichiatrica della stessa madre di Diana, che nel caso in cui dovesse dimostrare che la condannata fosse incapace di intendere e di volere al momento dell’abbandono della figlia, a quel punto si potrebbe ridurre notevolmente la condanna, forse a meno di dieci anni. In tribunale, come sempre, anche Viviana, la sorella di Alessia Pifferi nonché zia della piccola Diana, che ha commentato: “La nostra vita è un calvario, come mi sento? Siamo ancora qui. Oggi essere qui significa essere ancora qui nonostante tutto quello che è palese, io non ho più niente da dire, se volete un pensiero pensate solo a Diana che con questo caldo è morta di stenti, e a breve saranno tre anni che non c’è più”. E ancora: “Spero solo che la giustizia vada avanti e faccia il suo corso, sono fiduciosa? Ni, le cose non vanno sempre come devono andare, ho paura che trovino una giustificazione, che fanno paura e sono scontate, ho paura di questo”. Sulla perizia psichiatrica infine spiega: “Lo ribadisco e lo dicevo prima, lei era lucidissima, lo è sempre stata, mai stata una incapace”.
Poi ha aggiunto: “L’ho vista truccata, ben vestita e sta volta anche più altezzosa, ma non mi guarda mai. E’ dalla prima udienza che viene con il rossetto, non c’è niente da dire. Tutto questo ci sta rovinando la vita, è una tragedia, il nostro cuore è spezzato a metà, fra poco fa tre anni e io quando vado in giro in questi giorni e penso al caldo che fa, ad una bimba nel lettino e sua mamma fuori a divertirsi. Fino ad una settimana prima l’ha curata come andava curata, quindi lei ragionava. Mia sorella ha 40 anni non 5, e per 40 anni ha vissuto e se fosse stata incapace non l’avrebbe fatto. Il perdono? Lei ha perdono per lei? Ha chiesto scusa a sua figlia? Ha dato la colpa a noi dicendo che l’abbiamo abbandonata, e io devo provare pena per lei? Dovrebbe iniziare a provare pena per sua figlia”. E ancora: “Io non la voglio incontrare e lei non me l’ha chiesto. La nostra vita è rovinata da questi tre anni, ci aspettiamo che venga fuori la verità. Lei ha sempre pensato a se stessa, voleva stare bene ma senza fare niente, visto che non lavorava”.
PROCESSO ALESSIA PIFFERI, LE PAROLE DELLA PONTENANI
Morning News ha parlato anche con Alessia Pontenani, l’avvocato di Alessia Pifferi, che ha commentato: “Che cosa mi aspetto da questa perizia psichiatrica? Mi aspetto la verità qualunque essa sia, non la sento da gennaio quindi non so come sta, le avevo detto di venire. Non ho allegato nuovo materiale alla perizia psichiatrica, so che stavano discutendo se fare la risonanza magnetica ma non so se se l’abbiano fatta, spero solo di capire vivamente cosa sia passato nella testa di Alessia Pifferi, se era un mostro o meno, io penso che abbia delle difficoltà ma se ha fregato tutti deve essere stata davvero brava”.
In caso di mancanza di sconto di pena: “Alessia Pifferi verrà ritenuta totalmente consapevole quindi ci sarà l’ergastolo. Oggi abbiamo parlato di come sta, cosa accade in carcere e l’ho trovata bene. Mi ha fatto vedere una cicatrice dopo che l’avevano malmenata, ha dei continui problemi con una detenuta che continua ad insultarla. Lei non ha mai cercato la sua famiglia di origine perchè c’è totale chiusura dall’altra parte ma io non ho mai provato ad unire le due parti, non ho rapporto con la famiglia di Alessia”.
E ancora: “Non l’ho trovata cambiata, l’unica cosa di diverso erano i capelli tirati indietro, comunque in questi minuti non abbiamo parlato della figlia in questi minuti, mi ha chiesto se la sorella avesse la maglietta con la figlia, è una questione di buon gusto, le dà fastidio che la t-shirt ce l’ha sua sorella, le da fastidio che qualcuno usi l’immagine della figlia, era sua figlia molto più di quanto fosse nipote di Viviana. E’ una tragedia per tutti, questa vicenda ha distrutto una famiglia che forse aveva delle problematiche alla base, mi pare evidente che vi fossero problemi, non erano persone unite, che è un peccato, ma questo non significa che era colpa della madre o della sorella di Alessia Pifferi. Secondo me la mia cliente era una persona molto sola circondata da persone sbagliate salvo quelle che l’hanno aiutata all’inizio con la bimba. Lei vorrebbe andare al cimitero per i tre anni, vedremo se glielo concederanno”.

PROCESSO ALESSIA PIFFERI, L’AVVOCATO PONTENANI SULLA SUA UDIENZA
Sull’udienza a carico dello stesso avvocato “E’ stato tutto rinviato all’11 settembre, vedremo le domande che mi faranno, comunque ho depositato delle carte a mio favore. Mi auguro di non avere problemi dalla mia udienza, non sono preoccupata”. L’inviata del programma di Canale 5 ha parlato di un’Alessia Pifferi quasi “nuova” ma comunque agitata: “Abbiamo visto in lei un cambiamento, con uno chignon alto, la tinta, il rosario al collo che avevamo già visto, una giacca di pizza bianca e sembra molto agitata, in pena, l’avvocato non la sentiva dallo scorso gennaio per tutelare la sua assistita, sappiamo che in questa udienza i tre periti incaricati di redigere la perizia di Alessia Pifferi chiederanno una proroga”.
E ancora: “L’avvocato ha allegato tutto il materiale quindi c’è nuova grande attesa per ciò che potrebbe emergere dalla perizia”. E ancora: “E’ sicuramente curata, l’immancabile rossetto rosso, la tinta fresca, l’acconciatura, era seduta e sembrava particolarmente agitata, in ansia, a guardarla di fronte a lei la sorella Viviana che ha ricordato che il prossimo 14 luglio saranno tre anni senza la povera Diana”.
