Il caos USA-UE sui dazi, la nota della Lega e di P. Chigi e lo "smarcamento" di Forza Italia: per Salvini “paghiamo il fallimento della strategia tedesca”
LE (NON) MOSSE DELLA UE E LA POSIZIONE DELLA LEGA: “SERVE ELIMINARE GLI ECCESSI DI BUROCRAZIA”
Dopo che la lettera inviata dall’amministrazione USA in merito ai dazi USA applicati al 30% su tutti i prodotti UE (se non venisse trovato un accordo tra Bruxelles e Washington entro inizio agosto, ndr) ha generato non pochi sconquassi anche nella politica interna italiana, è la posizione della Lega di Matteo Salvini a rappresentare un punto di vista “inedito” all’interno del Governo Meloni che permane comunque di generale positiva inclinazione per un accordo diplomatico “pragmatico” tra USA e UE.
Il Carroccio in una nota ricorda come i veri problemi dei complessi scenari economici e geopolitici europei sono da imputare non all’aggressività di Donald Trump, bensì agli errori strategici messi in campo dalla Commissione Europea in tutti questi ultimi anni: per questo, sostiene la Lega, le relazioni commerciali tra il nostro Paese e gli Stati Uniti d’America sono tutt’oggi più che ottimali, il che rende lo scontro decisamente «insensato».
Il partito guidato da Matteo Salvini – che fa parte del gruppo dei Patrioti in Europa in aperta contrapposizione con la Presidenza Von der Leyen – è convinto che Trump non abbia alcun motivo sensato per prendersela con l’Italia, ergo «ancora una volta paghiamo tutti il prezzo di un’Europa che prosegue a trazione tedesca».

Come ha spiegato anche il deputato della Lega Alberto Bagnai in una ulteriore nota negli scorsi giorni, sul tema dei dazi il nostro Paese non deve continuare a pagare «per politiche commerciali fallimentari» svolte da Berlino e Bruxelles, e su questo il Governo si auspica che possa trovare una soluzione reale. In sostanza, secondo il vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera, pensare che potesse aver senso negoziare condizioni migliori per le merci italiane assieme a quelle tedesche (e tutte le altre europee) negli States si è rivelata un completo fallimento.
LEGA E FDI “UNITI” SU TRUMP, NUOVA VOCE IN POLEMICA DA FORZA ITALIA: ECCO COSA È SUCCESSO
La Lega di Salvini dunque lancia il proprio appello alla Commissione guidata da Ursula Von der Leyen, contro eventuali ritorsioni e contromisure sui dazi che negli USA non sortirebbero alcun effetto significativo: «la tedesca Von der Leyen azzeri l’eccesso di burocrazia Ue che è il vero dazio che pagano le nostre imprese». Dalle “ideologie del Green Deal” fino ai vari tasselli e micro-tasse che danneggiano da anni famiglie ed europee, «ben prima dei possibili dazi di Trump».

La posizione del Carroccio in tal senso espone in maniera ancora più evidente ed efficace la posizione della maggioranza di Centrodestra che non si accoda ad accusare Trump come origine dei mali dell’economia europea: nella nota pubblicata ieri da Palazzo Chigi, la Premier Meloni sottolinea di seguire lo sviluppo dei negoziati USA-UE sui dazi sostenendo gli sforzi della Commissione affinché si continui a dialogare fino ad inizio agosto.
In questo modo, conclude la note, si cerca la buona volontà di tutti gli attori internazionali coinvolti, così da rafforzare e non indebolire l’Occidente: «non ha senso innescare una guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti», con il Governo italiano che ulteriormente si appella ad evitare polarizzazioni dannose in un contesto così delicato.
Come però già ravvisato nel recentissimo passato, una voce più “alternativa” e in opposizione alla direzione presa da FdI e Lega per il Governo di Centrodestra, giunge da Forza Italia. Dopo l’attacco del Carroccio alla linea di Von der Leyen (che ancora oggi non risponde nel merito ai dazi di Trump ma si limita a sospendere le ulteriori contromisure, ndr), il deputato FI Alessandro Cattaneo sottolinea che sui dazi la voce che serve è «unica, è un errore sparare ora sull’Europa».
