Indagata anche l'ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris nella maxi inchiesta di Milano: le accuse e le presunte "ingerenze" sull'urbanistica cittadina
NUOVI NOMI, STESSE MAGGIORANZE: SI ALLARGA LA MAXI INCHIESTA SULL’URBANISTICA A MILANO
Tra i 74 nomi indagati nella maxi inchiesta sull’urbanistica e l’edilizia sociale a Milano, spunta anche l’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica nella giunta Pisapia tra il 2011 e il 2015: Ada Lucia De Cesaris, avvocatessa, nome importante del Centrosinistra lombardo, risulta indagata con l’ipotesi di tentata concussione. La notizia data in anteprima da “La Repubblica” oggi è stata poi confermata da altri quotidiani e dalle agenzie, ancora una volta con il “sospetto” che prima i media dei diretti interessati siano venuti a conoscenza del nuovo coinvolgimento sull’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano.
E così oltre all’assessore alla Rigenerazione Urbana Tancredi, al sindaco di Milano Sala e agli imprenditori edilizi come l’ad di Coima Catella, anche De Cesaris si inserisce nella folta lista di indagati e coinvolti nelle presunte accuse di corruzione per «allargare l’edilizia urbana». Nel 2015, un anno prima delle Elezioni Comunali che portarono la vittoria della giunta di Giuseppe Sala, la vicesindaca De Cesaris si dimise in aperta rottura con parte della maggioranza che sosteneva il governo “arancione” del sindaco Giuliano Pisapia.

Già nel 2024, in quanto al momento consulente di Banca Illimity, Ada Lucia De Cesaris venne perquisita – anche se non indagata – per un filone di inchiesta sui presunti abusi edilizi per un progetto legato alle costruzione in via Lamarmora, sempre a Milano: l’indagine a suo carico parte proprio da quella situazione particolare edilizia, in quanto secondo i pm milanesi l’ex vicesindaco avrebbe rivelato ad un membro della Commissione Paesaggio (la stessa dell’architetto Oggioni, arrestato a marzo 2025 per la prima inchiesta sull’urbanistica, e dell’altro indagato Marinoni il contenuto di un incontro avvenuto nel 2023, dove era stato estromesso dal progetto.
DOMANI LE DIMISSIONI DI TANCREDI E IL DISCORSO DI SALA. INTANTO SU SAN SIRO…
L’accusa specifica di concussione contro De Cesaris – riporta “Rep” – riguarda le presunte pressioni che l’ex donna influente dell’urbanistica milanese avrebbe fatto per favorire un architetto di sua consolidata fiducia al posto del collega Marco Cerri (anche lui indagato, ndr), all’epoca componente della Commissione Paesaggio. In poche parole, nonostante il suo ruolo di cittadina privata, Ada Lucia De Cesaris avrebbe proseguito ad avere influenza e rapporti molto stretti con l’assessore della giunta Sala oggi indagato, Giancarlo Tancredi.
Nelle chat del telefono sequestrato lo scorso novembre, gli investigatori avrebbero trovato diverse attività di “ingerenza” e “lobbyng” per favorire i propri interessi imprenditoriali, anche contro organismi come l’Osservatorio Edilizio, attaccato in più occasioni. Le accuse contro De Cesaris, in attesa che anche l’ex vicesindaco di Milano chiarirà la propria posizione, si inseriscono nel complesso “puzzle” di 74 indagati all’interno del presunto “sistema” corruttivo dell’urbanistica a Milano, con quella sorta di “piano regolatore nascosto” che avrebbe gestito i vari progetti in questi anni trasformando l’edilizia della città anche a costo di “aggirare normative e regole”.

Mentre a livello politico la giornata di lunedì 21 lugli 2025 sarà determinante per capire il destino non tanto dell’assessore Tancredi (che avrebbe già anticipato l’intenzione delle dimissioni al sindaco), ma per lo stesso Giuseppe Sala: il Consiglio Comunale convocato domani vedrà il passo indietro del sindaco o la “resistenza” con possibili cambiamenti però in giunta (come suggerito dalla segretaria Pd Elly Schlein, ndr) e nelle delicate posizioni legate ad edilizia e urbanistica.
In questo complesso quadro generale si inserisce anche l’ulteriore “filone” legato allo stadio di San Siro, con le indagini della Procura di Milano che svelerebbero un “patto corruttivo” per l’impianto del Meazza. Come riporta “Calcio e Finanza” e il “Corriere della Sera”, vi sarebbe un accordo illegale per ottenere il controllo su San Siro tra il presidente della Commissione Paesaggio Marinoni e l’architetto Federico Pella per “bloccare” i piani presentati da Milan e Inter per l’acquisizione dell’area.
