Coca Cola, in autunno in Usa debutterà la versione a base di zucchero di canna che ha fortemente voluto il presidente Donald Trump
Coca Cola ha deciso di assecondare Donald Trump e di lanciare una nuova versione della sua bevanda a base di zucchero di canna negli USA. La versione classica, quella con lo sciroppo di glucosio-fruttosio, resterà al suo posto. L’azienda – a differenza di quanto dichiarato dal presidente USA, che ha parlato di un cambio di ricetta avvenuto su sue pressioni – ha deciso di affiancare un’altra versione, offrendo una nuova bibita che amplierà la sua offerta. Una versione “complementare”, stando a quanto comunicato dal gigante delle bibite.
Le preoccupazioni per la salute legate allo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) spingono da tempo gli americani a orientarsi verso alternative, come la versione messicana, dolcificata con zucchero di canna e venduta in bottiglie di vetro.
Dunque, Coca Cola ha deciso di accontentare una parte dei suoi consumatori, mentre il sostegno di Trump all’introduzione di una versione della Coca Cola a base di zucchero di canna potrebbe alienare gli agricoltori americani.

Questi, peraltro, lo sostengono, in quanto questa novità – scrive il Financial Times – potrebbe avere un impatto notevole proprio sui coltivatori di mais statunitensi, soprattutto quelli residenti in Illinois, Nebraska e Iowa, per i quali la produzione della versione classica della Coca Cola rappresenta un importante fattore di profitto.
COCA COLA, RICAVI IN AUMENTO MA VENDITE…
Nel frattempo, il gigante delle bibite si gode gli ultimi risultati: ha fatto sapere che i suoi ricavi netti nel secondo trimestre sono aumentati dell’1%, raggiungendo i 12,5 miliardi di dollari, nonostante gli americani, sempre più attenti alla salute, si siano allontanati dalle bibite gassate.
I numeri sono superiori alle aspettative degli analisti, facendo salire le azioni del colosso dell’1% nelle contrattazioni premarket, spiega il giornale britannico.
D’altra parte, Coca Cola aveva aumentato i prezzi di bevande come Sprite, Powerade e Topo Chico per compensare il calo delle vendite in tutto il mondo. I prezzi sono cresciuti del 6% tra aprile e giugno, mentre il volume delle bevande vendute è diminuito dell’1%.
