I sondaggi politici Izi sulle Regionali Marche 2025 (prima dell'inchiesta su Ricci): Acquaroli a -1% dal Centrosinistra, me le indagini possono stravolgere
SARÀ UN FOTOFINISH LA SFIDA DELLE ELEZIONI REGIONALI NELLE MARCHE: I SONDAGGI POLITICI DI IZI
Un recupero durato mesi e che si manifesta nel lieve sorpasso del Centrosinistra sul Centrodestra in vista delle prossime Elezioni Regionali Marche 2025: i sondaggi politici prodotti da Izi per il voto che si prospetta tra il 28 e il 29 settembre 2025 sembravano aver dato la patente di “favorito” allo sfidante del Governatore Acquaroli, quando però nella giornata di ieri un’autentica “bomba” giudiziaria è piovuta sul sindaco di Pesaro e candidato dem del campo largo progressista Matteo Ricci.
Se infatti a livello di consenso generale, gli ultimi sondaggi politici sono decisamente positivi per il Centrosinistra (e ribaltano quelli delle scorse settimane che vedevano invece avanti Acquaroli), con la campagna elettorale che evidentemente sarà comunque segnata dal fatto che Ricci è indagato (e che in generale per il campo largo persiste una problematiche “giudiziaria” evidenziata anche dalle inchieste di Milano) qualcosa potrebbe ancora modificarsi nella corsa decisamente a due verso il rinnovo del Consiglio Regionale a fine settembre.

Con i sondaggi politici raccolti da Izi tra l’11 e il 12 luglio 2025 (quando ancora la vicenda “Affidopoli” non aveva portato alla comunicazione delle indagini a carico del sindaco Pd), Ricci era dato al 50,5% nei consensi tra i cittadini delle Regione Marche, con il 49,5% invece per il Governatore uscente e candidato del Centrodestra in quota FdI. Una forte componente si dice però anche incerta se non proprio “tentata” dall’astensione alle prossime regionali, un bel 36% che rende la sfida tra Acquaroli e Ricci tutt’altro che prevedibile.
LA “BOMBA” DI AFFIDOPOLI SU RICCI SPIAZZA LA SINISTRA NELLE MARCHE: SILENZIO PD, DUBBI M5S
Al netto di chi si troverà effettivamente “avvantaggiato” dalle indagini a carico di Ricci – se il Centrodestra, come prevedibile, o se lo stesso campo largo in una sorta di reazione dell’elettorato progressista che potrebbe sostenere ulteriormente il sindaco di Pesaro indagato – la corsa verso le Regionali nelle Marche sarà tutt’altro che prevedibile.
Indagato per presunti affidi ad associazioni culturali di Pesaro per l’organizzazione di eventi, celebrazioni e opere artistiche – in cambio di presunto consenso politico – è lo stesso Ricci a considerarsi estraneo ai fatti e che presto spiegherà alla Procura la sua posizione: il fatto che però dalle parti del Nazareno non arrivi alcun commento ufficiale dalla segretaria Elly Schlein fa intuire come il clima all’interno del Partito Democratico, tra le inchieste di Milano, Torino e ora Pesaro, sia piuttosto teso.

Chi ha parlato, e non ha certo difeso Ricci, è il leader del M5s Giuseppe Conte, mettendo a rischio l’alleanza del campo largo in vista delle Regionali di fine settembre: se infatti i sondaggi politici danno Ricci in vantaggio, seppur di un solo punto percentuale, su Acquaroli, l’indagine a suo carico ne mette quanto meno in dubbio l’appoggio dei 5Stelle. Per l’ex Premier le prossime ore saranno decisive per «valutare approfonditamente le accuse mosse a Ricci», specie se vi siano delle vere «condotte disoneste» sul sistema Affidopoli alla base della Procura di Pesaro. Conte chiede a Ricci (e all’interno Pd) di chiarire quanto prima dato che il voto si avvicina e una spaccatura del Centrosinistra sarebbe un terremoto ancora più ampio che potrebbe ripercuotersi sullo schema di candidati messo a punto sulle altre Regioni al voto (su tutte Campania e Toscana).
