Terremoto Campi Flegrei: l'Osservatorio Vesuviano ha pubblicato il bollettino mensile di luglio 2025, con tutti i dati riguardanti il vulcano
Dopo il bollettino settimanale è arrivato anche quello mensile relativo alle scosse di terremoto ai Campi Flegrei, il classico report aggiornato e dettagliato con tutti gli eventi sismici che si sono verificati nella zona flegrea durante il mese passato, luglio 2025.In totale, i movimenti tellurici sono stati 380, per una media quindi superiore ai 10 al giorno, ma di questi praticamente un terzo – 125 – ha avuto una magnitudo negativa.
Per quanto riguarda invece il terremoto principale ai Campi Flegrei, esso è stato quello di magnitudo 4.0 sulla scala Richter, avvenuto il 18 luglio 2025 alle ore 9:14, mentre gli sciami sismici totali registrati dai sismografi sono stati cinque, per un totale di 67 eventi suddivisi appunto fra i cinque episodi principali.
Il numero – fanno sapere gli addetti ai lavori – è leggermente inferiore rispetto a quello degli ultimi tre mesi, mentre per quanto riguarda la magnitudo massima, i valori rientrano perfettamente nel range previsto per l’area dei Campi Flegrei. I 4.0 gradi sulla scala Richter sono comunque inferiori al picco massimo di 4.6 registrato per due volte quest’anno lungo la caldera.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL BOLLETTINO: IL PUNTO SUL BRADISISMO
Nel bollettino si è fatto anche il consueto punto sul fenomeno del bradisismo, ossia il sollevamento del suolo, che da sempre accompagna l’area e che sta procedendo con una media di 1,5 centimetri al mese, dato registrato da inizio 2025, seppur con qualche anomalia a febbraio, in occasione di una serie continua di sciami.
Il suolo si è sollevato di 12,5 centimetri a Rione Terra dal gennaio 2025, un dato che resta inferiore su base annua rispetto ai primi sette mesi del 2024. Si ricorda, inoltre, che da agosto a dicembre dell’anno scorso il sollevamento si era decisamente ridotto, tanto da far pensare a una possibile fine della crisi bradisismica, che però non si è verificata a causa di un inizio del 2025 particolarmente turbolento.
Se si prendono invece i dati a partire da novembre 2005, ovvero dall’inizio della crisi bradisismica attuale, il sollevamento complessivo è stato di 149,5 centimetri, dunque 55 centimetri in meno rispetto al picco massimo di 204,5 centimetri raggiunto durante la crisi del 1982-1984.Infine, il consueto excursus sui dati geochimici non segnala particolari novità per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica e monossido di carbonio, che risultano nella norma.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL BOLLETTINO: IL NUOVO STUDIO INGV
In attesa di eventuali segnali di risveglio e di nuove scosse ai Campi Flegrei, nelle ultime ore è emerso un nuovo studio condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con altri ricercatori internazionali, secondo cui le viscere della caldera sarebbero attraversate da fluidi e non da magma.La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, Earth and Environment, ha permesso una ricostruzione estremamente dettagliata, mai effettuata prima, delle strutture sismogenetiche del vulcano, che si sono attivate negli ultimi decenni a causa del continuo movimento del suolo.
Nello studio si sottolinea che, ad oggi, non vi sono segnali allarmanti, ma soltanto la possibilità che i terremoti continuino con magnitudo massime analoghe a quelle già osservate, e che il fenomeno del bradisismo prosegua. L’area resta una delle più monitorate al mondo e, attraverso lo studio, è emersa la presenza di una o più fratture riempite da fluidi, non da magma, che collegano la sorgente della deformazione alle fumarole visibili in superficie.
Di fatto, il vulcano dei Campi Flegrei funziona in modo differente rispetto agli altri, poiché, al posto del magma che normalmente “spinge” attraverso le fratture per cercare uno sbocco e poi eruttare, in questo caso troviamo dei fluidi, come dimostrano i dati raccolti negli ultimi sette anni di attività vulcanica nella zona flegrea.
