Diramato oggi il bollettino settimanale sulle scosse di terremoto Campi Flegrei: sono 53 gli eventi registrati dall'INGV, tutti i dettagli
È stato diramato in queste ore – come di consueto il mercoledì – il bollettino settimanale sulle scosse di terremoto Campi Flegrei stilato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dal suo Osservatorio Vesuviano che copre proprio l’intera sismica e vulcanica del territorio campano: un bollettino che copre il periodo tra il 4 e il 10 agosto 2025 e che – dunque – non tiene conto delle scosse che si sono registrate nelle ultime ore; tra i quali quello di lunedì 11 agosto di magnitudo 2.3 sulla scala Richter.
Proprio per questa ragione, prima di vedere il bollettino vale la pena dire che l’ultima scossa di terremoto Campi Flegrei risale alle ore 17:54 di ieri pomeriggio – ovvero martedì 12 agosto 2025 – con una magnitudo di appena 1.1 sulla scala Richter e la consueta profondità che non ha superato i 2 km; mentre sempre nella giornata di ieri – in questo caso allo scoccare delle ore 3:45 della notte tra lunedì e martedì – c’è stato un altro terremoto Campi Flegrei di magnitudo 1.6 che qualche lieve preoccupazione ai residenti l’ha causata.
Il bollettino settimanale sul terremoto Campi Flegrei: aumentano le scosse complessive, ma non il sollevamento del suolo
Tornando a noi, tenendo a mente questi tre eventi (e fermo restando che nel frattempo ce ne sono stati numerosi altri abbondantemente inferiori all’1 di magnitudo, riportati solo dall’Osservatorio) possiamo entrare nel merito del bollettino settimanale sulle scosse di terremoto Campi Flegrei: nel periodo tra lunedì e domenica scorse, si sono verificate in totale 53 differenti scosse in netto calo rispetto alla settimana precedente che ne aveva fatte segnare 84.

Tra le scosse di terremoto Campi Flegrei delle ultime ore, il bollettino sottolinea – da un lato – che la magnitudo non ha mai superato il 2.2 e – dall’altro lato – che non vi sono stati sciami sismici; mentre importante è dire e notare che restano piuttosto stabili tutti gli altri parametri, specialmente quelli legati agli eventuali rischi eruttivi: il sollevamento del suolo, infatti, è stazionario dallo scorso aprile a una 15ina di millimetri mensili e dal punto di vista geochimico non ci sono novità rilevati tra Co2 e temperature dei flussi sotterranei.
