A Morning News le novità sul delitto di Garlasco: il commento dell'avvocato Massimo Lovati sui risultati delle analisi sul DNA del presunto Ignoto 3
La diretta odierna di Morning News – sempre in onda la mattina su Canale 5 – si è tornata a occupare del delitto di Garlasco che da diversi mesi a questa parte è tornato a occupare stabilmente le pagine di cronaca e del quale proprio oggi (mercoledì 13 agosto 2025) si celebra l’anniversario, con Chiara Poggi che ormai da 18 anni esatti manca all’affetto dei suoi familiare; uccisa – secondo le sentenze – dall’ex Alberto Stasi.
La ragione per cui si è tornati a parlare del delitto di Garlasco – come sarà ben noto a chiunque – è perché la procura ha deciso di riaprire le indagini per approfondire la posizione di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima: proprio in questi giorni dalla procura è arrivata la conferma che quel famoso DNA del presunto “Ignoto 3” nulla avrebbe a che fare con l’omicidio, ricollegato a una contaminazione durante l’autopsia.
Presente alla trasmissione di Canale 5 il generale Luciano Garofano – incaricato delle primissime indagini sul delitto di Garlasco e oggi consulente della difesa di Sempio – che ha spiegato che “quel profilo non è completo” e che “i risultati già dimostrano che sia compatibile con un assistente del professor Ballardini e che ci sia la presenza di un altro DNA in quantità limitata che probabilmente proviene da una contaminazione”; ricordando che “quel prelievo fu fatto per raccogliere materiale di confronto con il DNA di Chiara Poggi, anche perché la traccia di un assassino dopo tre giorni dall’omicidio non sarebbe mai residuata all’interno della bocca”.
Resta, invece, aperto il tema del DNA sotto alle unghie della vittima del delitto di Garlasco, reale traccia all’origine della riapertura dell’indagine da parte della procura: un DNA che i difensori del condannato Alberto Stasi hanno ricollegato “senza ombra di dubbio” ad Andrea Sempio; ma che secondo i difensori del nuovo indagato sarebbe collegato a un trasferimento attraverso la tastiera del computer di casa Poggi, utilizzato all’epoca anche dallo stesso Sempio.
Delitto di Garlasco, Lovati: “Il partito del concorso in omicidio ha ufficialmente perso”
Ospite di Morning News il legale del nuovo indagato per il delitto di Garlasco, il dottor Massimo Lovati – commentando le novità sul DNA del presunto Ignoto 3 – ha ricordato che “l’abbiamo sempre sostenuto dall’inizio e non abbiamo mai avuto alcun dubbio” sulla contaminazione, sottolineando che a suo avviso sia ormai chiaro che “il partito del concorso in omicidio ha perso“; il tutto invitando anche la procura “prima di cercare i complici” ad approfondire chi sia effettivamente “il colpevole”, dato che “contro Sempio non c’è nessun indizio di colpevolezza“.

“Stanno facendo – spiega ancora il legale dell’indagato per il delitto di Garlasco, riferendosi alla procura – un sacco di clamore per niente (..) e ora mi aspetto di tutto”, sostenendo che “a ottobre, quando ci saranno gli esiti dell’incidente probatorio, andremo a dormire per qualche anno perché non succederà più niente”, dicendosi certo che “per ora mi aspetto una sospensione delle indagini che rimarranno segrete fino a quando i miei contraddittori avranno scelto la strada da percorrere”.
Dal conto suo Lovati, ribadendo che “il fatto che nella prima indagine ci sono stati dei vulnus non significa che a un certo momento bisogna addossare delle responsabilità a un terzo che non è attinto da alcun indizio di colpevolezza, come il mio assistito”; dicendosi per l’ennesima volta convinto che dietro al delitto di Garlasco ci sia “un sicario perché Stasi non poteva in 4 minuti e mezzo scavalcare un muretto di due metri, entrare, vedere la scena, uscire chiudendo il cancello e arrivare dai carabinieri 4 minuti dopo”, sostenendo fermamente che “Stasi ha mentito” al fine di “coprire altri soggetti” ignoti.
