Aurora Ramazzotti confessione choc sul figlio Cesare Augusto Cerza "Ecco perché non mostro sue foto sui social, paura dei pedofili e non solo"
Aurora Ramazzotti confessa: “Foto di mio figlio Cesare sui social? No, pieno di pedofili”
La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, Aurora Ramazzotti è diventata mamma del piccolo Cesare Augusto il 30 marzo 2023 ma da allora non ha mai postato foto del figlio sui social, solo di recente si è lasciata andare ed ha deciso di pubblicare qualche scatto in cui però il piccolo non è mai visibile ed il suo volto è sempre oscurato. E nelle scorse ore Aurora Ramazzotti ha spiegato perché non mostra foto del figlio Cesare sui social con una confessione scioccante ma ampiamente condivisibile. Il fenomeno è noto come sharenting cioè la pratica sempre più diffusa di pubblicare sui social foto e video di bambini.
“Internet è un luogo pericoloso per tutti” ha premesso Aurora che poi è scesa nel dettaglio spiegando: “Se solo un minimo ci informassimo su cosa fanno i pedofili di oggi, penso che nessuno si sentirebbe a proprio agio a farlo, o almeno nessuno che abbia un minimo di coscienza. Per me solo questo è un motivo sufficientemente valido.” Ed in effetti l’influencer ha pienamente ragione, in altri Paesi Europei come la Francia, per esempio, si sta cercando di regolamentare l’esposizione dei minori sui social evitando eccessive esposizioni e multando i genitori che trasgrediscono.

Aurora Ramazzotti e la confessione choc sul figlio Cesare: “A 15 anni potrebbe incaz*arsi”
La paura dei pedofili che agiscono sui social e tutti pericoli a cui i piccoli sono esposti è il motivo principale e valido per cui Aurora non posta foto del volto del figlio sui social ma non l’unico: “Un altro motivo è che è anche poco sicuro per la sua vita di tutti i giorni. Davvero vuoi che venga riconosciuto per strada anche quando tu non ci sei? E se tra 15 anni fosse comprensibilmente incazzato per avere reso pubblica la sua infanzia?». L’influencer ha spiegato di voler tutelare il figlio «pur rendendolo marginalmente parte della mia narrazione, ma mettendo sempre al primo posto la sua sicurezza».
