Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi esclude rischio attentati in Italia ma avverte: "Attenti a emulazione". Su sgombero CasaPound, sicurezza e migranti…
Non c’è un rischio attentati al momento in Italia per matrici simili a quelle viste in Israele: ad assicurarlo è Matteo Piantedosi. Il ministro dell’Interno ne ha parlato durante l’intervista rilasciata a Quarta Repubblica ieri su Rete 4. “Non ci sono elementi indiziari concreti, univoci e imminenti”, ha spiegato il titolare del Viminale, secondo cui bisogna tener comunque presente il rischio di emulazione e l’estremizzazione del dibattito sul tema della guerra a Gaza.
“Se da una parte mi sento di dire che non c’è nulla in preparazione, lancio anche un appello contro una discussione radicalizzata. Attenzione ai toni e alle iniziative”, il monito di Piantedosi. Anche per quanto riguarda lo sgombero del Leoncavallo a Milano parla di estremizzazione del dibattito.
“Vedere la commistione di tanti simboli vuol dire che si vuole cogliere ogni pretesto per mettere in campo le solite forme di estremizzazione”, la riflessione di Piantedosi, che prende le distanze poi dalle accuse di autoritarismo.

“Da quando c’è questo governo, abbiamo fatto decine di sgomberi, altri sono in programma. Io da prefetto di Roma ho inserito quello di Casapound nella lista degli stabili da sgomberare”, ha proseguito il ministro dell’Interno. Sono circa 4mila gli sgomberi tra quelli singoli e massivi, ma ciò non basta per Piantedosi: “Andremo avanti”.
PIANTEDOSI: “DOBBIAMO RIVEDERE REGOLE PER RIMPATRI”
Il tema si intreccia anche sulla questione sicurezza, con Piantedosi che ha rivendicato l’istituzione delle zone rosse e le operazioni ad alto impatto. “Evidentemente non bastano, dobbiamo andare avanti”, ha dichiarato a Quarta Repubblica. Il ministro ha parlato anche di “margini di sostenibilità” che non possono essere superati quando si parla di immigrazione.
“Una persona con problemi psichiatrici non può essere rimpatriata, quindi dobbiamo rivedere queste regole. Noi ci stiamo lavorando, andremo avanti anche su questo”, ha assicurato il titolare del Viminale. Oltre a escludere nuovamente di lasciare il suo posto per una candidatura alle elezioni regionali, Piantedosi ha confermato che la solidità del governo Meloni passa anche dal lavoro che si sta facendo in termini di sicurezza.
Si passa poi alla polemica delle vacanze di alcuni soldati israeliani in Italia: Piantedosi ha escluso che vi sia un accordo. “Non c’è nulla che riguardi un’ingerenza. Loro vorrebbero che abbandonassimo a se stessi cittadini israeliani che vengono in vacanza? Si uniscono alle migliaia di obiettivi – tra persone e luoghi – che stiamo tutelando”.
