A Roma un bimbo di 8 anni è stato picchiato da tre coetanei durante la sua festa di compleanno: l'hanno colpito con un tondino di ferro
È un caso dai contorni ancora da chiarire quello che raccontano le cronache di Roma e che vede come protagonista un malcapitato bimbo di 8 anni che è stato brutalmente picchiato da tre coetanei – poi prontamente identificati – mentre era impegnato a festeggiare il suo compleanno: inizialmente la condizione della giovanissima vittima era apparsa grave, ma dopo un intervento chirurgico è stato dimesso e in una decina di giorni dovrebbe riprendersi completamente.
Partendo dal principio, sappiamo che la brutale aggressione a Roma risalirebbe alla giornata di venerdì: il bimbo di 8 anni in quel momento era impegnato a festeggiare il suo compleanno nel Parco delle Magnolie quando è stato raggiunto – alla presenza di alcuni amici con i quali stava giocando a calcio – da un gruppo di altri ragazzini che in un secondo momento si è scoperto avere tra i 7 e gli 11 anni.
Dopo qualche insulto, per ragioni non ancora chiarite, i tre hanno ripetutamente colpito il bimbo di 8 anni di Roma con un tondino di ferro, lasciandolo sanguinante a terra: l’allarme è stato immediatamente lanciato dai genitori – che si trovavano poco distanti – e che sono stati allertati dalle urla del gruppetto di amici della giovanissima vittima; mentre i tre aggressori sono prontamente scappati facendo perdere – almeno, in un momento – le loro tracce.
Roma, bimbo di 8 anni picchiato da tre coetanei: dovrà sottoporsi a una serie di interventi di ricostruzione del viso
Come dicevamo prima, seppur in un primo momento gli aggressori siano riusciti a far perdere le loro tracce, grazie ai video di sorveglianza del parco alle porte di Roma e alla testimonianza degli amici della vittima, gli inquirenti sono riusciti a identificarli: proprio in queste ore si sta indagando per capire i retroscena della brutale aggressione; oltre a ragionare su eventuali capi di imputazione che potrebbero essere mossi nei confronti dei loro genitori, potenzialmente responsabili del mancato regime di osservazione.

Dopo l’aggressione, la giovane vittima è stata immediatamente trasportata nel più vicino ospedale di Roma in condizioni che erano apparse piuttosto gravi: i medici, infatti, l’avrebbero sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione del viso – e nel corso dei prossimi mesi ne seguiranno altri – e dopo un paio di giorni di convalescenza è stato dimesso con una prognosi (fortunatamente) di soli 10 giorni.
