Secondo Andrea Crisanti il Chikungunya non deve spaventare: ecco i consigli dell'esperto per difendersi dai virus diffusi dalle zanzare
Dopo i recenti allarmi nazionali sulla diffusione – soprattutto in Emilia-Romagna e Veneto – del virus Chikungunya e dopo un’estate intera a sentire allarmi sulla diffusione del similare (ma profondamente diversi) West Nile e le voci sulla Dengue, è intervenuto Andrea Crisanti in un’intervista sul Corriere di Verona per cercare di mettere un po’ di ordine in quelli che rischiano di trasformarsi in inutili allarmismi dannosi per la popolazione.
Partendo proprio dal virus Chikungunya, Crisanti collega la rapida diffusione in Veneto e nel veronese a due differenti fattori: da un lato il probabile arrivo di “viaggiatori o turisti” infetti dall’estero che hanno innestato “una catena autoctona” di contagi; dall’altro “la densità delle zanzare” che pungono il soggetto infetto e trasmettono il virus ad altre persone con gli effetti che abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni.
In ogni caso, di importante a precisare per Crisanti c’è il fatto che non ci si deve preoccupare troppo per il virus Chikungunya perché seppur causi “un’influenza che per due o tre settimane debilita molto” a causa degli elevati livelli di febbre che provoca, al contempo “la letalità è veramente bassa“; mentre molta più attenzione dovrebbe esserci – sempre secondo Crisanti – sulla Dengue che da tempo sta iniziando (pur timidamente) a circolare anche in Italia.
Crisanti: “Sui virus delle zanzare si è agito troppo tardi, ma si può fare ancora prevenzione domestica”
Complessivamente, che si parli di Chikungunya, West Nile o Dengue, secondo Crisanti l’errore è sempre lo stesso, ovvero la mancata “disinfestazione preventiva” che avrebbe potuto ridurre notevolmente i contagi; oltre che la mancata osservazione del piano nazionale contro le arbovirosi varato nel 2017 e – spiega – “totalmente ignorato dalle Regioni”, se non nel caso virtuoso del Veneto che ha messo in campo un “piano di monitoraggio e prevenzione” piuttosto efficiente.

Negligenze che pesano sopratutto – continua Crisanti – se si guarda al West Nile perché i piani di rilascio “dei pesticidi nei campi” andavano programmati e attuati “in primavera” e non in estate inoltrata; mentre dal punto di vista del virus Chikungunya, il microbiologo ricorda che tutti noi possiamo “mettere nei sottovasi delle tavolette di rame” che impediscono la formazione delle larve di zanzara tigre, oltre a “evitare ristagni d’acqua i giardini e balconi”.
