Charlie Kirk aveva denunciato la menzogna che negli ultimi vent’anni ha bombardato la testa dei nostri giovani. Frutto di una ideologia totalitaria
Caro direttore,
sono rimasto colpito, se non travolto come tanti, dall’omicidio di Charlie Kirk. Il mio animo è stato rapito da tristezza e rabbia per poi scivolare verso una serie di riflessioni in virtù della testimonianza del giovane papà e marito trentunenne.
Andando subito al nocciolo della questione, Charlie Kirk è stato ucciso perché sosteneva l’evidenza; per il fatto, come avrebbe sostenuto Chesterton, di dimostrare che due più due fa quattro. Charlie non è stato ucciso a causa delle sue opinioni; è stato assassinato perché affermava la verità, e lo faceva grazie alla sua fede, testimoniando la Verità delle verità. L’affermazione della verità infatti è l’esito di un uso corretto della ragione. Non sto qui ha smentire le menzogne raccontate sul suo conto, lascio a ognuno il lavoro personale e doveroso.
Kirk semplicemente ha scoperchiato il vaso di Pandora. “Non avete idea di quello che avete scatenato”, ha affermato commossa la moglie. Charlie ha fatto emergere la menzogna che negli ultimi vent’anni ha bombardato la testa di gran parte dei nostri giovani che non sono più in grado, ad esempio, di dire chi sia una donna.
Ed è scontato che le generazioni che non posseggono più le categorie per riconoscere l’evidenza, odino. Odiano innanzi tutto sé stessi. Non odiano il cristianesimo di per sé. Odiano i criteri e il giudizio che il cristianesimo dà sulla vita. Ma perché chi non è cristiano se ne frega del giudizio cristiano? Perché non passa oltre? Perché ha dentro il tarlo della menzogna e non tollera chi possa svelarla.
Quindi chi ha ucciso Charlie Kirk? Il 22enne Tyler Robinson ha schiacciato il grilletto, ma il mandante chi è?
Sono i cattivi maestri dell’ideologia woke, LGBTQ, Planned Parenthood, la cancel culture, il cambiamento climatico, i democratici americani, la sinistra mondiale dell’élite finanziaria, la scuola, la televisione, i giornali, Netflix e tanti altri. Sembrano molti ma sono una ideologia unica. Quella che sa che il profitto si ottiene distruggendo la coscienza critica.

Il mandante ha riempito la testa del killer di odio mascherato di tolleranza, uguaglianza, inclusività, accoglienza, e auto-determinismo. Il mandante non si sporca le mani, lascia il lavoro sporco ai giovani ai quali ha devastato il cervello. Charlie “Non se l’è cercata”. È stato ucciso dai cattivi maestri. L’odio degli uomini senza Dio, senza una dimensione verticale e quindi spirituale, consiste in questo: violentare la realtà per affermare sé stessi in una dimensione orizzontale, quindi istintiva.
I contemporanei vivono il male come una serie di eventi ancora in bianco e nero appartenenti al passato. Invece la “banalità del male” si ripete ancora, attraverso l’inconsapevolezza colpevole di chi applaude alla morte di un uomo assassinato vigliaccamente.
Chi era dunque Charlie Kirk? Un uomo cristiano integrale, intelligente, impegnato ad annunciare Cristo, difensore, con grande capacità maieutica, dell’evidenza della realtà. Smantellatore pacifico della follia woke, demenza pervertita del mondo. I più laici, con l’apprezzabile massimo sforzo, hanno dichiarato che non si uccide un uomo per le sue opinioni. Lo ripeto: non è stato ucciso per le sue opinioni, è stato ammazzato perché annunciava la Verità e l’evidenza della realtà.
“Se dovessi morire vorrei essere ricordato per il coraggio nel portare avanti la mia fede, quella è la cosa più importante della mia vita!”. Queste le sue parole. Quanto è importante un’educazione sana per i nostri ragazzi che indichi una strada ideale e non ideologica!
Ho la sensazione che il sacrificio di Charlie abbia smosso qualcosa di più profondo nella coscienza delle persone su quanto sia ancora potente la battaglia tra il bene e il male.
Prego per Charlie Kirk e la sua famiglia e chiedo il coraggio di affermare sempre la Verità.
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