Il generale Garofano è stato ospite ieri di Dentro la notizia per parlare di Garlasco e nell'occasione si è soffermato sull'ultima Bpa dei Ris di Cagliari
Il generale Garofano, ex comandante e fondatore dei Ris, attuale consulente di Andrea Sempio nella nuova indagine su Garlasco, è stato ospite ieri del programma di Canale 5, Dentro La Notizia. Il conduttore del talk, Gianluigi Nuzzi, ha incalzato il genetista sulla consulenza del Ris di Cagliari in merito alla BPA, l’analisi del sangue sulla scena del crimine, per cui stanno emergendo notizie discordanti e non ufficiali.
“E’ stata una consulenza del pubblico ministero a cui non abbiamo partecipato ne quando è stata conferita ne quando è stata fatta – le parole di Garofano – tutte le parti sono all’oscuro di quello che è stato fatto però non posso ignorare che oltre alla consulenza del Ris di Cagliari c’è stata una consulenza del dottor Testi disposta durante l’appello bis e che comunque credo, secondo la mia immaginazione, non possa essere stata completamente ribaltata, però sono cauto, non avendo letto una riga, non posso dire nulla su ciò che non conosco”.
DELITTO DI GARLASCO, GAROFANO SULLA BPA: “SOLO INDISCREZIONI MA…”
E ancora: “Sono indiscrezioni, fino a quando noi non leggiamo ciò che ha detto il Ris di Cagliari noi possiamo ipotizzare tutto e il contrario di tutto. Mi hanno provocato dicendo che la mia consulenza era lunga 20 pagine e questa 300? Non temo provocazioni perchè quella parte era un capitolo che era legato a tutti gli altri accertamenti che erano più di 100 pagine, la qualità si misura a sostanza non a pagine, poi c’è la consulenza anche di Testi che era abbastanza corposa. Fino ad adesso sono state citate tante falsità che poi si sono dimostrare l’opposto di quello che era stato dato per certo, quindi stiamo cauti”.
Ma si potrebbe mai ridisegnare la dinamica criminale di Garlasco? Garofano replica a Nuzzi: “Domanda molto interessante, ma io credo di no, la BPA ha regole e vincoli e diventa impossibile che vi sia una versione totalmente diversa da quelle proposta in precedenza, comunque è una interpretazione come quando abbiamo due medici specialisti che leggono in maniera diversa due referti”.
DELITTO DI GARLASCO, GAROFANO-RITA CAVALLARO ALTA TENSIONE
La discussione si è poi animata con la giornalista de Il Tempo, Rita Cavallaro, che negli ultimi mesi è tornata ad occuparsi del caso di Garlasco e che sembrerebbe più propensa ad una nuova rilettura dell’omicidio, cosa a cui invece non crede Garofano: “Lei continua a dire e scrivere che noi non abbiamo visto e non abbiamo esaminato, ci si prende le responsabilità di quello che si dice, lo vedremo alla fine”.
“Lei dice che su certe cose non hanno risposto? Quello lo dice lei, come ad esempio la mano (forse una mano insanguinata presente sulla scena del crimine ndr), è una suggestione che lei ha voluto rilanciare perchè è stata sollevata dal prof Avato ma quella forma che può far immaginare che si tratti di una impronta non è assolutamente riferibile ad una impronta di sangue ne della vittima ne dell’assassino. Siccome di suggestione – lei in particolare ma anche altri – ne avete fatte tante, continuate così poi vedremo alla fine”.
DELITTO DI GARLASCO, LA BPA POTREBBE FAR CADERE IL CASTELLO ACCUSATORIO?
Un Garofano quindi che sembra decisamente cauto su questo nuovo step dell’indagine di Garlasco, ricordando i lavori e gli esami fatti all’epoca della prima inchiesta, quella del 2007, che aveva portato a concludere che sulla scena del crimine vi fosse una sola persona, leggasi Alberto Stasi, quello che poi è stato condannato in via definitiva e che per la giustizia italiana rappresenta il killer di Chiara Poggi.
Attendiamo comunque l’ufficialità della Bpa di Cagliari visto che al momento ogni documento è stato secretato di conseguenza qualsiasi anticipazione rappresenterebbe solo una mera speculazione. Certo è che se dovesse essere confermata la presenza di una sola persona sulla scena del crimine, a quel punto cadrebbe tutto il castello accusatorio nei confronti di Andrea Sempio.
