Riforma pensioni 2026, le parole del Segretario generale della Cgil Maurizio Landini e la richiesta di Forza Italia per la manovra
RIFORMA PENSIONI 2026, LE PAROLE DI LANDINI
La Cgil si prepara a scendere in piazza il 25 ottobre non tanto, spiega il Segretario generale Maurizio Landini, per criticare la manovra del Governo Meloni, quanto per presentare delle proposte per affrontare una situazione che vede, tra le altre cose, un blocco dei flussi di pensionamento che fa crescere l’occupazione degli over 50, senza che diminuisca la precarietà lavorativa per i giovani. Il sindacato di Corso Italia critica anche la proposta di utilizzare il Tfr per consentire il pensionamento anticipato a 64 anni cui sta lavorando l’Esecutivo, evidenziando come la soglia dell’importo minimo dell’assegno, che nel 2030 supererà i 1.800 euro al mese, risulterebbe insormontabile per molti lavoratori.

RIFORMA PENSIONI 2026, LA RICHIESTA DI FORZA ITALIA
In attesa, intanto, di capire quali provvedimenti previdenziali ci saranno nella Legge di bilancio, va segnalata la richiesta di Forza Italia di detassare le tredicesime, che avrebbe anche degli effetti per i pensionati, che vedrebbero aumentare l’assegno utile per far fronte alle spese di fine anno, tra cui i regali di Natale. In un articolo pubblicato su lavoce.info, invece, Giuseppe Pio Dachille e Ruggero Grilli analizzano i dati sui pensionati che continuano a lavorare, evidenziano come tra quelli più “giovani” la motivazione per essere ancora “attivi” sia legata ad aspetti economici, mentre tra quelli più “anziani” a migliori condizioni socioeconomiche, anche perché spesso svolgono attività di consulenza.
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