È un'avvocata la vittima di due anni di violenza domestica a Milano: arrestato il compagno 53enne iraniano, noto e rispettato imprenditore
Sono andate avanti per due anni i gravissimi episodi di violenza domestica che vedono come vittima un’avvocata dei salotti “bene” di Milano e come carnefice il compagno 53enne di origini iraniane, affermato e stimato imprenditore che a causa dell’abuso di ogni tipo di sostanze – almeno, secondo l’ultima denuncia presentata dalla vittima – diventava un vero e proprio mostro senza alcun tipo di riguardo per la donna che aveva al suo fianco.
Una storia – purtroppo – del tutto simile a quelle che si vedono sempre più frequentemente sulle pagine di cronaca e che dimostra come la violenza domestica (differentemente da quanto si tende a pensare) non sia solamente un fatto che riguarda le famiglie e i soggetti disagiati: entrambi i protagonisti, infatti, sono ben conosciuti a Milano – e anche per questo le loro identità non sono state rese note – e fino a poco tempo fa condividevano un appartamento nel prestigioso quartiere del Quadrilatero.
Partendo dalla fine della vicenda, però, è importante dire che dopo numerose denunce presentate e – puntualmente – ritirate, la vittima è riuscita a rompere il giogo della violenza, giunta alla consapevolezza che prima o poi a causa dell’abuso di alcool e cocaina, il compagno avrebbe potuto compiere un “gesto estremo”: attualmente lui si trova ai domiciliari nell’appartamento in centro a Milano; mentre lei ha fatto perdere le sue tracce in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
Due anni di violenza domestica nei salotti domestici di Milano: le botte culminate con la rottura della mandibola
Come dicevamo già nell’apertura di questo articolo, i primi segnali di quell’escalation di violenza nel cuore delle Milano bene risalgono a un paio di anni fa: nel 2023, infatti, il Corriere della Sera racconta che tra la coppia ci fu una violenza lite durante una cena al ristorante, culminata con un tentativo di strangolamento da parte dell’uomo iraniano e con una denuncia; salvo poi essere ritirata dopo il perdono da parte della vittima.

Il secondo – ancora più grave – caso si è consumato nuovamente a Milano, per l’ennesima volta al culmine di una violenta lite, quando l’uomo ha assestato alla compagna un pugno tale da causarle la rottura dello sterno e parecchi giorni di prognosi; mentre l’ultimissimo caso – almeno, per quelli che sono stati resi noti – risale all’ultima vacanza fatta dalla coppia di Milano in un resort di lusso a Dubai.
L’uomo – racconta l’avvocata di Milano – l’avrebbe prima aggredita a parole per poi romperle il cellulare, tutto condito dal tentativo di strapparle a morsi un dito della mano sinistra e con una serie di pugni assestati al volto che le hanno rotto in più punti la mandibola: ultima pagina di una terribile vicenda che ha dato il coraggio e la forza alla vittima di allontanarsi definitivamente dall’aguzzino; anche perché, nel mezzo della lite, è arrivato a minacciarla di staccarle la testa e “inviarla a tua madre”.
