A Santa Teresa d'Avila dobbiamo una profonda riforma della Chiesa soprattutto in favore delle donne. Non si convertì subito: scopriamo la sua vita
Santa Teresa d’Avila: una fonte di ispirazione per tutti i cristiani
Tutti gli anni, il 15 ottobre si ricorda Santa Teresa d’Avila, mistica spagnola fondatrice delle monache e dei frati Carmelitani Scalzi. Grande riformatrice della Chiesa del XVI secolo, contribuì alla costruzione di molti monasteri nel suo Paese. La sua opera più importante è Il castello interiore, scritto che ha ispirato molte generazioni di mistici negli anni successivi.È una delle poche donne a portare il titolo di Dottore della Chiesa.
Santa Teresa d’Avila: una conversione difficile dopo un periodo di crisi
Figlia di Alonso Sánchez de Cepeda e Beatriz de Ahumada, Teresa nasce ad Avila il 28 marzo 1515 da una nobile e numerosa famiglia (ha altre tre sorelle e nove fratelli). Fin da bambina, ama leggere le Sacre Scritture e i libri che narrano le gesta dei martiri, coltivando inconsciamente l’interesse per la vita monastica. A 12 anni si trova ad affrontare l’immenso dolore della morte della madre, ma è solo nella fede che trova conforto. Segue pertanto la propria vocazione entrando nel monastero dell’Incarnazione del Monte Carmelo di Avila, dove vi rimane per 27 anni tra preghiera e esperienze mistiche.
Ammalatasi gravemente, Teresa è costretta a rientrare a casa nell’agosto del 1939 e qui resta fino al 1542, anno della completa guarigione, avvenuta grazie all’intercessione di San Giuseppe. Dopo un periodo di crisi vocazionale in cui perde il primitivo fervore, sente il bisogno di vivere in modo radicale il Vangelo. Davanti all’immagine di Gesù sofferente, nella Quaresima del 1554, comprende il suo ruolo nella Chiesa e si converte definitivamente. Nel 1560 inizia la sua missione apostolica, occupandosi della grande riforma dei monasteri Carmelitani. L’incontro con padre Juan Bautista Rubeo, superiore generale dell’Ordine del Carmelo, è provvidenziale.
La collaborazione permette, infatti, di aprire nuovi conventi e di ottenere la licenza per due case di frati. In totale fonda 17 monasteri. A Santa Teresa d’Avila si deve anche il forte impegno contro i pregiudizi che gravavano sulle donne: a loro viene riconosciuto il diritto alla lettura della Sacra Bibbia e la preghiera mentale, nonché la possibilità di diventare scrittrici e maestre spirituali anche di uomini. Dio la accoglie nel Regno dei Cieli il 4 ottobre del 1582, all’età di 67 anni. Viene beatificata da papa Paolo V il 24 aprile 1614 e canonizzata da papa Gregorio XV il 12 marzo 1622, esattamente quarant’anni dopo la morte.
Santa Teresa d’Avila, protettrice degli scrittori e compatrona di Napoli
Proclamata da papa Paolo VI Dottore della Chiesa per le sue opere mistiche, è la prima donna a ricevere un titolo che spettava, fino ad allora, solo agli uomini. Nell’iconografia, la santa viene spesso raffigurata in abito monacale con in mano un crocifisso o durante un’estasi mistica. In alcuni dipinti la si vede anche con penna e calamaio o con un libro, ricordando così ai fedeli il suo lavoro di autrice di importanti opere teologiche e spirituali.
Protettrice degli scrittori, degli orfani, dei religiosi, delle persone in cerca di grazia e degli ammalati, Santa Teresa d’Avila è Patrona di Napoli, Inveruno, Berzano di Tortona, Gesturi e Santa Teresa Gallura. La commemorazione liturgica cade il 15 ottobre. A livello globale la santa viene ricordata con una Celebrazione Eucaristica solenne. In alcune località, come a Santa Teresa Gallura, la statua viene portata in processione accompagnata dalla banda musicale e da un corteo in costume. Non mancano i concerti dal vivo, l’intrattenimento per bambini, le esibizioni di gruppi folk, gli spettacoli comici e pirotecnici, i punti di ristoro dove degustare le specialità del luogo.
Gli altri Santi del giorno
Il 15 ottobre la Chiesa ricorda anche Santa Tecla di Kitzingen badessa, Santa Maddalena da Nagasaki martire, San Severo di Treviri vescovo, San Leonardo di Vandoeuvre eremita, San Barses di Edessa vescovo.
