Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani dopo la decisione di separarsi si dicono addio anche in aeroporto: "È ora di prendere il volo"
Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani hanno deciso di dirsi addio e di farlo via social, sottolineando come tra loro resti immutato l’affetto e la stima. Nessun litigio, nessun rancore, come già sottolineato mesi fa in occasione della notizia della separazione. I due, genitori di due figli, hanno deciso di proseguire ognuno per la propria strada, pur continuando a volersi molto bene. Fin dal primo istante, infatti, hanno sottolineato come la loro decisione di interrompere la loro lunga relazione, non andasse a intaccare con il gran bene che provano l’uno per l’altra, anche e soprattutto per il bene dei loro bambini.
L’annuncio della separazione era arrivato lo scorso marzo. Solo pochi giorni fa, però, i due si sono mostrati di nuovo insieme, stretti in abbraccio lungo, all’aeroporto. Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani si sono infatti salutati così, senza rancore né gossip. A quanto pare, è proprio la ex showgirl a lasciare l’Italia: a quanto pare sarebbe diretta a Dubai per ragioni lavorative: un nuovo progetto recentemente avviato la attende.
Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani: “Le nostre strade si separano”
Ludmilla Radchenko e Matteo Viviani hanno deciso di lasciarsi in ottimi rapporti e lo dimostra il video postato sui social dalla ex showgirl. “È arrivato il momento di prendere il volo” ha scritto la modella nel video postato sui social. Ludmilla, in aeroporto, si riprende proprio mentre abbraccia Matteo Viviani, che la saluta prima di un lungo viaggio. Per lei comincerà ora una nuova avventura di vita a Dubai, dove ha avviato un progetto artistico.
“Da ora le nostre strade si separano – si legge ancora nel post – Niente gossip, niente litigi per dividere ciò che abbiamo costruito… Almeno così mi rimarrai sempre accanto, e io continuerò a stimarti e volerti bene per sempre”. Una dedica splendida che dimostra come con intelligenza e rispetto, le strade possano interrompersi ma senza smettere di volersi bene.

