Riarmo Ue, la Commissione conferma il totale degli investimenti a lungo termine, saranno stanziati 6800 miliardi in un piano pluriennale fino al 2035
Piano di Riarmo Ue, arrivano le conferme sui fondi che saranno stanziati in totale per attuare il piano pluriennale a lungo termine per la costruzione della difesa comune europea. Secondo quanto dichiarato dal Commissario Andrius Kubilius, il progetto richiederà un grande impegno da parte di tutti i paesi, con l’obiettivo di raggiungere i target previsti dalla Nato. In questo stesso programma si inseriranno anche risorse basate sui bilanci nazionali e tutte le fonti di finanziamento disponibili, al fine di preservare la pace ma anche essere pronti ad una eventuale guerra con la Russia.
La prevenzione di uno scontro diretto con Putin sarà anche al centro della nuova rete di sistemi difensivi che saranno messi in campo come deterrente e scudo anti droni e missili posizionati sulla linea di confine orientale, come più volte ribadito dalla rappresentante per gli affari esteri Kaja Kallas, che ieri ha pubblicato anche su X un post nel quale sottolinea come “Il pericolo per l’Europa non finirà con la pace in Ucraina” e per questo motivo la necessità è quella di portare avanti la roadmap verso una strategia rivoluzionaria.

Piano di Riarmo Ue: scudo difensivo anti droni e nuovo sistema di aerei da combattimento
Il costo del piano di riarmo Ue sarà finanziato da un pacchetto di investimenti senza precedenti, che raggiungeranno il totale di 6800 miliardi entro il 2035. La metà di questi sarà destinata alla difesa effettiva con la creazione di una rete di sistemi anti droni e una serie di infrastrutture che faciliteranno la mobilitazione degli eserciti in caso di emergenza. Ogni paese stanzierà i fondi necessari, compresa l’Italia, che ha già annunciato la partecipazione in particolare al Combat Air Program.
Un progetto per aerei da combattimento di ultima generazione per il quale a livello nazionale saranno previsti circa 10 miliardi di euro, per arrivare ad un totale di 50 tra aziende britanniche, italiane e giapponesi. I primi acquisti congiunti, possibili grazie al Safe Loan per il rafforzamento dell’industria partiranno già il prossimo anno. La conferma in questo caso è arrivata dalla vicepresidente della Commissione Ue per la sovranità tecnologica Henna Virkkunen, che ha affermato: “Vogliamo creare uno scudo aereo e missilistico multilivello che protegga da tutte le minacce“.
