Delitto di Garlasco, avvocato De Rensis abbandona lo studio de Lo Stato delle Cose mentre Lovati parla dei compensi ricevuti dai Sempio: "Solo 15mila euro"
Tensioni e colpi di scena a Lo Stato delle Cose durante l’approfondimento dedicato al delitto di Garlasco, con l’avvocato Antonio De Rensis che ha lasciato lo studio all’improvviso, mentre il collega Massimo Lovati smentiva le dichiarazioni dei genitori del suo ex cliente, Andrea Sempio.
Non è passato inosservato il fatto che il legale di Alberto Stasi abbia lasciato il suo posto in studio proprio mentre si parlava del presunto compenso di 60mila euro. Il padre dell’indagato sostiene che la somma sia servita per i legali, ma è ritenuta eccessiva per un’inchiesta durata tre mesi.

A tal riguardo, Lovati ha spiegato di essersi occupato anche di due altre vicende, nello specifico dell’iniziativa contro lo studio legale Giarda, ex legale di Stasi, e contro l’agenzia investigativa SKP. Ma quando in studio la giornalista Ilenia Petracalvina gli ha chiesto apertamente quale fosse stato il suo compenso per la difesa dei Sempio, Lovati prima ha risposto di non sapere quanto avesse guadagnato, poi ha assicurato che le sue richieste erano state soddisfatte.
DELITTO DI GARLASCO, DE RENSIS LASCIA DI STUCCO GILETTI
A questo punto De Rensis ha espresso l’intenzione di lasciare lo studio: «È arrivato il momento che vi saluti», ha dichiarato il legale di Stasi, ringraziando per l’ospitalità ma lasciando tutti increduli.
Al conduttore Massimo Giletti l’ospite ha spiegato di aver “esaurito” il suo ruolo e di non voler partecipare a quella conversazione. «Se lei si alza adesso, vuol dire che c’è un motivo che io non conosco», ha replicato Giletti, assicurando poi di voler approfondire la questione in un secondo momento.
LA STRANA COINCIDENZA E LA RIVELAZIONE DI LOVATI
Lo stesso conduttore ha notato la singolare coincidenza: De Rensis ha abbandonato lo studio proprio nel momento in cui si parlava dei 60mila euro. In effetti, Lovati si è poi lasciato andare a una rivelazione: prima ha smentito i suoi colleghi, che avevano dichiarato di non aver ricevuto compensi da Sempio («C’è chi dice la verità, come il sottoscritto, e chi dice falsità, ha capito?»), poi ha spiegato che, in base alle tabelle, avrebbe dovuto percepire 200mila euro, non 60mila. Tuttavia, di fronte alla domanda sul guadagno effettivo, ha ammesso: «Avrò guadagnato 15-16mila euro con i Sempio».
Peraltro, in un altro momento dell’intervista, Giletti ha ripreso Lovati per aver mischiato il delitto di Garlasco con le teorie del complotto, come quella che porta al Santuario della Bozzola e la pista della massoneria bianca, che il conduttore ritiene non credibile, arrivando a definire Lovati un «grande attore» e un «mattatore». Ma lo ha anche rimproverato per aver assecondato lo “show” di Fabrizio Corona i una vicenda drammatica come l’omicidio di Chiara Poggi, prestandosi al gioco di “Jerry La Rana”, una critica a cui Lovati ha replicato: «Non devo piangere per 18 anni, posso anche ridere ogni tanto».
