Roberta Bellesini - moglie di Giorgio Faletti - ha raccontato oggi a La Volta Buona la bellezza dell’amore con il compianto attore, scrittore e cantautore.
Aveva un universo nella sua mente, mondi che coniugava e rappresentava nelle arti più disparate: dalla musica al set, passando per i libri, Giorgio Faletti ci ha lasciati a soli 63 anni e chissà quanto ancora avrebbe avuto da raccontare con la sua maestria, con quella poetica che non conosceva limiti. A La Volta Buona spicca il ricordo di Roberta Bellesini, moglie del compianto Giorgio Faletti, che nel corso degli anni ha potuto giovare non solo della sua bellezza artistica ma soprattutto dell’immensa caratura umana.

Il racconto di Roberta Bellesini – moglie di Giorgio Faletti – parte dal primo scambio di sguardi, diversi anni prima che poi l’amore sbocciasse. Lei aveva 15 anni, lui 35; l’attore tornò nella sua città, Asti, con una vistosa Ferrari e al fianco di una modella. Una visione che inizialmente suscitò una percezione chiara per la donna: “Pensai che era proprio uno ‘sborone’…”. Quella convinzione è poi mutata negli anni e soprattutto quando poi è avvenuto l’incontro con Giorgio Faletti, quando Roberta Bellesini forse non immaginava che un giorno il compianto artista sarebbe appunto diventato suo marito.
Roberta Bellesini, la moglie di Giorgio Faletti a La Volta Buona: “Quando ci siamo conosciuti…”
“Eravamo ad una festa, lui iniziò a corteggiarmi e mamma era anche un po’ preoccupata: tra l’altro aveva 1 anno in meno di lui…”, un po’ il mondo dello spettacolo e un po’ la differenza d’età; c’erano più riserve rispetto al rapporto con Giorgio Faletti ma ben presto Roberta Bellesini – come raccontato a La Volta Buona – ha compreso le serie intenzioni del suo futuro marito. “E’ stato serio nei miei confronti fin dal primo momento, soprattutto quando dopo poco mi ha presentato ai suoi genitori”.
C’è un aneddoto che colpisce gli ospiti de La Volta Buona, Roberta Bellesini – moglie di Giorgio Faletti – ha raccontato di come il loro amore sia stato propiziato in un certo senso dal destino. Tutto parte dalla casa dei suoi nonni: “Sono cresciuta lì, ad Asti… Dopo pochi mesi che stavamo insieme abbiamo scoperto che proprio quell’abitazione è stata acquistata successivamente dai suoi genitori quindi anche lui ha vissuto lì”. La donna ha dunque sottolineato: “Una coincidenza che appartiene a quei segnali del destino che bisognerebbe imparare a leggere”.
