• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cultura » Letture e Recensioni » LETTURE/ Isaac Singer, un cuore ebraico d’Europa nell’America post-secolare

  • Letture e Recensioni
  • Cultura
  • Usa

LETTURE/ Isaac Singer, un cuore ebraico d’Europa nell’America post-secolare

Domenico Bilotti
Pubblicato 18 Novembre 2025
Isaac Singer (1903-1991), premio Nobel per la letteratura nel 1978 (foto da Wikipedia)

Isaac Singer (1903-1991), premio Nobel per la letteratura nel 1978 (foto da Wikipedia)

Premio Nobel per la letteratura nel 1978, Isaac Singer è stato capace di raccontare in modo rinnovato le tensioni dell'interiorità tra vecchio e nuovo mondo

Ogni tanto la letteratura, insieme all’accademia che la premia, ha il fortunato bisogno di scandagliare le pieghe del reale, fuori dal metro quadro dell’argomento di moda e del refrain di turno.

Nel 1978 il Nobel era esattamente in cerca di queste sensazioni. Andava spegnendosi l’ondata della contestazione che aveva trasformato parte degli anni Settanta nel tributo vivente alla generazione partigiana dei Quaranta, già classica per qualità (ma anche convenzione) dalla fine dei Cinquanta in poi.


LETTURE/ M.T. Anderson e quei "ladri d’ossa" che rubarono le reliquie di san Nicola


L’euforia feconda verso le letterature altre non era ancora iniziata, e anche lì in meno di un decennio l’entusiasmo post-coloniale avrebbe finito per alimentare un carrozzone di luoghi comuni, inviso, in primis, agli stessi popoli oppressi. Bisognava leggersi dentro, sì, ma con uno sguardo in grado di evitare l’ovvio, di penetrare con la lenta rincorsa dell’autobiografia mista a storia (o viceversa). Isaac Singer era lì per servirci.


MONTAGNA/ Dall'Argentera al Tricorno, le Alpi di Camanni: 30 cime e un "mondo" da salvare


Soprattutto la sua produzione iniziale è un’attenta dissertazione sul pregiudizio antiebraico e la sua genesi nella scaramanzia, da un lato, e nella violenza dell’ordine pubblico, dall’altro. Opere come Satana a Goray (1935) tuttavia raccontano con sapienza afflizioni ancora più grandi. Arrivano sugli scaffali negli anni Quaranta del Secolo breve: quando il mondo già vede e non si accorge. Perché quanto avviene appare incredibile e non ha ancora l’evidenza sciagurata che interrogherà per decenni complicità e sottovalutazione.

E tuttavia nell’animo di Singer, forse quanto e più che nella sua stessa pagina, non c’è traccia del minimo intento apologetico e/o vittimistico. Essendo il retaggio euro-ebraico, e in particolar modo polacco, parte della sua storia e della sua famiglia, il fil rouge che unisce aneddotica personale e memoria storica si annoda da molto prima del nazismo.


LETTURE/ "Il Papa delle cose nuove", capire l'enigma-Prevost tra codici binari e Agostino


Lo confermano opere per certi versi colossali (almeno quanto alle ambizioni ricostruttive) come La famiglia Moskat (1950), primo testo scritto in inglese, e La proprietà (1969), che intrecciano e seguono la saga di una famiglia nel flusso degli eventi pubblici. Il più tipico espediente narrativo del secondo Ottocento europeo diventa qui una chiave di lettura del Novecento storico, in particolar modo il tradimento dei regni statutari che avevano proclamato tolleranza religiosa (per svegliarsi negli autoritarismi) e la migrazione frettolosa in un’America vergine e ignota, della quale per osmosi e non coazione costruire l’immaginario secolare.

New York (foto Riro Maniscalco)

L’uso della lingua yiddish per il Nostro non è solo il radicamento di una appartenenza culturale specifica, come pure quel linguaggio meriterebbe. È anche una (bella) rivendicazione estetica che giova ai ritmi narrativi: i racconti brevi sono insieme geniali, spiazzanti e pensosi; i dialoghi dei romanzi sono materia prima eccellente per la riduzione cinematografica e teatrale.

Non è un feticcio vagamente sepolcrale neanche la curiosità per l’ebraismo chassidico, che fu risveglio mistico e interesse culturale e filologico per più generazioni ortodosse, ma custode pure del contatto forte con le grandi città e i piccoli borghi della galassia euro-orientale. Mistica e magia sono state parte delle dottrine storiche, come elemento fondante per una letteratura e per un culto. Bandirle dalla memoria non sarebbe stato realismo razionale, ma positivismo irrazionale.

La straordinaria ricchezza espressiva di Singer è a ben vedere proprio in questi termini: andare indietro fino a processi semiotici che iniziano poco dopo il Mille e scavare in anticipo le contraddizioni umane del mito liberale. Senza buttarlo a mare, ma abitandolo con autonomia.

Lo chiarisce fino in fondo l’opera più nota del letterato, che dietro la firma a stampa Isaac B. Singer (vagamente americaneggiante, con la seconda lettera puntata da editoriale d’assalto e corsivo brillante) è in realtà e fieramente Isaac Bashevis Singer, patronimico yiddish per eccellenza.

In Nemici. Una storia d’amore (1972) il protagonista parrebbe un uomo infedele, un seduttore tormentato, sfollato dalla tragedia dell’Olocausto e protetto dagli amori che si trova nel letto e a cui si lega sempre in bilico, sempre in affanno e sempre incerto. E invece le reali eroine, periferiche e parallele rispetto alla nascita della grande società commerciale, sono proprio le amanti, che si legano tra loro nella cura, nella famiglia e nel desiderio di passare attraverso il tempo senza perdere l’anima.

L’anima, l’ultima scomparsa nella nostra letteratura militante. Singer aveva presentito, capito e temuto. Non a caso un’opera ambientata negli anni Quaranta del secolo scorso, e apparsa su carta negli anni Sessanta, diventerà un film di successo alla fine degli anni Ottanta: quando si apparecchiava la fine della Storia con la S maiuscola, ma era il sentimento di ogni giorno (spregiativamente trattato con la s minuscola) a venire sbattuto fuori dalle copertine del giorno.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Letture e Recensioni

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Letture e Recensioni

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net