L'Europa migliora i fondi per la pensione integrativa (Pepp), per agevolare gli investimenti e i rendimenti medi.
Chi aderisce alla pensione integrativa ha una maggior opportunità di arricchire il suo cedolino pensionistico, contenendo l’inflazione e riducendo il potere d’acquisto. Per aiutare il popolo europeo, la Commissione sta pianificando una revisione dei Pepp.
L’acronimo sta per “Prodotto Pensionistico Individuale Paneuropeo”, e l’obiettivo è di renderlo uno strumento più semplice, conveniente e attrattivo. A spiegare il nuovo pacchetto è Maria Luís Albuquerque, che lo riassume e lo racconta come un rafforzativo rispetto al passato.
Il nuovo strumento delle pensioni integrative dei PEPP

La SIU (ovvero la Commissione per l’Unione del risparmio e degli investimenti), sta lavorando su una pensione integrativa migliore, rafforzata ed efficace. La strategia mira a semplificare le operazioni per i cittadini che intendono investire i loro risparmi in un fondo complementare, oggi sempre più indispensabile.
Maria Luís Albuquerque, spiega che le forze politiche devono unire i loro poteri al fine di rafforzare questi fondi integrativi, senza mai sostituirli alle pensioni pubbliche. Ogni contribuente merita una volta uscito dal lavoro, di vivere una vita tranquilla e dedicare i suoi ultimi anni alla pace.
Il sistema pensionistico italiano ed europeo, ha certamente delle criticità, specialmente per delle categorie più sensibili come le donne, che tra precariato e maternità non riescono a maturare i contributi richiesti per l’uscita anticipata.
Cosa sono e qual è l’utilità dei Pepp?
I Piani pensionistici pan europei nascono nel 2019, con l’intento di aiutare i cittadini interessati ad investire su un fondo complementare. Al momento la vendita di questi pacchetti si è concentrata nell’Europa dell’Est e ultimamente a Cipro.
Il nostro Bel Paese ha recepito la direttiva europea già tre anni fa, nel 2022, ma da allora nessun istituto finanziario ha mai proposto o venduto i Pepp, e forse per una criticità interna da dover risolvere.
E a fronte di questo scarso rendimento, l’Europa ha pensato di migliorare direttiva Iorp II, istituendo dei Pepp più efficienti e ben diversificati, includendo anche azioni che possano aumentare i rendimenti medi di chi investe.
