Jair Bolsonaro è stato arrestato nella mattinata di oggi: l'ex presidente brasiliano avrebbe tentato la fuga manomettendo il braccialetto elettronico
È stato arrestato alle prime luci dell’alba di oggi, sabato 22 novembre 2025, l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, già condannato – ma non ancora in via definitiva – a più di 27 anni di reclusione con l’accusa di tentato golpe ai danni dell’attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva: un caso che ha generato un vero e proprio scontro politico tra il presidente socialista – appunto, Lula – e lo statunitense Donald Trump, solo in parte risolto nelle ultime settimane.
Procedendo per ordine, secondo le informazioni che arrivano dal Brasile l’arresto di Jair Bolsonaro – eseguito, appunto, attorno alle 6 di questa mattina dalla Polizia federale brasiliana presso l’abitazione dell’ex presidente – non sarebbe strettamente legato alla condanna a suo carico: l’esecuzione della sentenza, infatti, è attesa per la prossima settimana e dalla prima condanna all’ex presidente era stata concessa l’attesa ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
Attorno alla mezzanotte odierna – circa le 4 del mattino in Italia -, però, la polizia giudiziaria ha ricevuto un’allerta sul tentativo di manomissione del braccialetto elettronico di Jair Bolsonaro e qualche ora più tardi ha eseguito l’arresto: secondo l’ipotesi dei giudici federali, infatti, l’ex presidente stava organizzando la sua fuga, approfittando del trambusto che si creerà questa sera durante una manifestazione in suo supporto organizzata dal figlio; ipotizzando che Jair Bolsonaro avrebbe raggiunto l’ambasciata statunitense che dista circa 15 minuti di auto dalla sua abitazione.
Di cosa è accusato Jair Bolsonaro: l’ex presidente provò ad assassinare Lula e il giudice de Moraes
Attualmente, Jair Bolsonaro si trova presso una prigione federale che non è stata resa nota dalle autorità brasiliane e lì attendere pazientemente la fine del processo d’appello a suo carico al termine del quale i magistrati dovranno decidere se rinchiuderlo in una cella, oppure concedergli i domiciliari chiesti dai sui legali: secondo questi ultimi, infatti, l’ex presidente – ormai 70enne – soffrirebbe di gravi problemi di salute legati, da un lato, agli interventi subiti dopo l’accoltellamento nel 2018 e, dall’altro lato, a un tumore a uno stadio avanzato scoperto solamente negli ultimi anni.

D’altra parte, è quasi certo che per Jair Bolsonaro arriverà a breve – che sia carcere o domiciliari – una piena condanna: contro di lui, infatti, pende la gravissima accusa di tentato golpe che secondo la procura (e i magistrati sembrano aver accolto questa tesi) sarebbe sostenuta da prove schiaccianti; mentre l’ex presidente è anche accusato di aver organizzato il tentato omicidio di Lula e del giudice – che oggi presiede il caso Jair Bolsonaro – Alexandre de Moraes, sventato solo grazie al mancato appoggio dell’esercito.
