Chi è Antonio Decaro, il nuovo Presidente di Regione Puglia: ex sindaco di Bari, da europarlamentare del Pd a Governatore. Le origini e il programma
Non c’è stata partita per Antonio Decaro, che ha confermato il titolo di recordman di voti anche alle Elezioni Regionali Puglia 2025 e portato avanti la sua ascesa politica. È lui il nuovo governatore pugliese, il successore di Michele Emiliano, ma soprattutto colui che potrebbe sfidare Elly Schlein per la leadership nel Pd.
Non è la sfida con Luigi Lobuono a regalare spunti di riflessione, visto il netto vantaggio accumulato dal candidato del campo largo, bensì i numeri che è riuscito a mettere sul tavolo, perché c’era qualcuno già pronto a valutare se sarebbe riuscito a confermare l’ondata di voti alle europee.
Ritenuto un predestinato, può salire un altro gradino nella sua scalata: da assessore comunale a sindaco di Bari, poi è stato presidente dell’Anci quando è diventato sindaco di Bari; è stato anche consigliere regionale, ma la sua ultima esperienza è quella di eurodeputato, con oltre mezzo milione di voti a spingerlo a Bruxelles, dove ha assunto la presidenza della commissione all’Ambiente dell’Ue.

La sua carriera politica è così in ascesa che c’è già chi, tra i riformisti del Pd, vorrebbe lanciarlo al prossimo congresso nazionale come rivale di Elly Schlein.
CHI È ANTONIO DECARO, NUOVO GOVERNATORE DELLA PUGLIA
Sposato con Katia Angiulli, da cui ha avuto due figlie, Giorgia e Chiara, Antonio Decaro è finito anche in un tema della figlia maggiore. Quando è diventato sindaco di Bari, lei aveva 14 anni e, in un compito in classe, raccontò di essere fiera del papà, che era diventato “il padre di tutti”. La politica è di famiglia, visto che il padre è stato consigliere comunale di Bari, ma lui ha studiato per diventare ingegnere, diventando poi amministratore e trasformando Bari.
Decaro, la cui tradizione politica è socialista, ha cambiato il volto della città, diventata una meta turistica. Ma viene anche ricordato per essere stato un “sindaco sceriffo” ai tempi del Covid, per far rispettare le regole ai suoi cittadini. Apprezzato come amministratore, è ritenuto però troppo distante dalla “mischia” politica, visto che è molto lontano da quei politici che cercano la polemica.
Ma è stato decisionista quando si è candidato alla presidenza della Regione Puglia, stoppando Michele Emiliano e Nichi Vendola, ma soprattutto proponendo un modello diverso, contrario al trasformismo e alle porte girevoli, proponendo un metodo differente, più vicino alla gente.
IL PROGRAMMA DI ANTONIO DECARO PER IL DOPO-EMILIANO
Ma la sfida di Antonio Decaro ora è attuare il suo programma, nel quale è centrale la sanità: il suo obiettivo è ridurre le liste d’attesa grazie a nuovi sistemi digitali per le prenotazioni, potenziare telemedicina e assistenza territoriale, migliorare i percorsi dedicati alla salute mentale e ampliare i servizi per i pazienti oncologici, dai punti di ritiro dei farmaci agli ambulatori dedicati, fino al supporto psicologico e alla fisioterapia.
Un secondo ambito riguarda la rigenerazione urbana: Decaro propone una nuova legge urbanistica orientata alla riduzione del consumo di suolo, superando il sistema delle deroghe e introducendo premialità per chi genera valore per la comunità. Sul fronte mobilità, il programma punterà a rafforzare il trasporto pubblico attraverso piattaforme digitali che facilitino la pianificazione degli spostamenti, il pagamento e il monitoraggio dei mezzi.
Il lavoro è un altro tema chiave del suo programma: servono politiche integrate tra industria, formazione e occupazione per favorire impieghi stabili e di qualità. Infine, per la cultura, Decaro intende promuovere una nuova legge che semplifichi le procedure dei bandi e incentivi il decentramento delle attività, sostenendo piccoli centri, imprese culturali e giovani.
