L’articolo 8 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, spiega STEFANO COLLI-LANZI, può contribuire a migliorare l’efficacia della riforma del lavoro nel nostro Paese
Nei mesi precedenti alla Riforma, più parti hanno sottolineato la necessità di strumenti di politica attiva per dare un impulso nuovo al mercato del lavoro. Il punto di STEFANO COLLI-LANZI
Con la sua analisi, STEFANO COLLI-LANZI ci aiuta a identificare alcuni punti chiave finalizzati a individuare una più adeguata architettura futura dei servizi al lavoro in Italia
Ci sono alcuni dati molto eloquenti sulla Pubblica amministrazione italiana che suggeriscono un rapido cambiamento all’insegna dell’efficienza e della produttività
Fin dal suo insediamento il Governo Monti ha espresso l’intenzione di far evolvere il mercato del lavoro verso un equilibrio occupazionale basato su una maggiore fluidità e dinamicità
L’attuale Riforma del lavoro, concepita con l'intento di costituire un importante fattore di sviluppo per il Paese, sta arenandosi in una palude di interessi autoreferenziali e ideologici
Nonostante le dichiarazioni di intenti della vigilia sulla necessità di potenziare le politiche attive finalizzate al reimpiego, nella riforma del lavoro non ce n’è alcuna traccia
Se c’è un punto della Riforma del lavoro che possiede una forza decisiva esso è certamente costituito dalla volontà di ottenere una maggiore e migliore flessibilità del mercato del lavoro
La riforma del lavoro non ha, di fatto, toccato l’apprendistato, che pure potrebbe diventare un indispensabile strumento in grado di favorire la crescita del nostro Paese
Qual è il criterio con cui giudicare una riforma? Nell’attuale dibattito sembra che l’unico problema sia l’equa ripartizione delle risorse disponibili. Il commento di STEFANO COLLI-LANZI
La riforma del lavoro presentata dal Governo è il risultato di una trattativa che sarà oggetto di un’ulteriore discussione parlamentare. Il commento di STEFANO COLLI-LANZI
Fino a oggi le politiche di welfare nel nostro Paese sono state concepite quasi esclusivamente come forme di assistenza passiva di aiuto alle persone. È ora di cambiare
Tra le questioni in discussione nell’attuale dibattito sulla riforma del mercato del lavoro, occorre trovare il modo per aiutare chi perde il lavoro a trovarne un altro
Il nostro Paese risente di un gravissimo problema di produttività che si riflette su almeno tre aspetti critici: retribuzioni, costi sociali e fiscali, competitività
Ciò che appare davvero necessario è dare equilibrio ai vari contratti, non tanto eliminare le distinzioni riducendo tutto ad una inopportuna semplificazione
Lo sviluppo di un nuovo sistema di relazioni industriali più capace di affrontare e risolvere i problemi reali del mercato del lavoro è una chiara priorità di questo Paese
Discutere oggi di articolo 18 sembra una dichiarazione di guerra alle tutele. Non è così, spiega STEFANO COLLI-LANZI: si tratta invece di rafforzare il contratto a tempo indeterminato
In questi giorni di vivaci discussioni sulla riforma del lavoro sono in molti a esprimere pareri positivi sulle Agenzie per il lavoro. STEFANO COLLI-LANZI ci spiega la loro utilità
Le incredibili dimensioni raggiunte dalla disoccupazione giovanile e l’inadeguatezza di un sistema che penalizza i giovani sono preoccupanti. Il commento di STEFANO COLLI-LANZI
La situazione attuale mette in evidenza la necessità di un cambiamento strutturale delle strategie di sviluppo dell’Italia e della maggior parte dei Paesi occidentali